Non poteva esserci podio più celebrativo alla Targa Florio Classica 2019, partita da Palermo giovedì 10 ottobre: sono stati infatti tre grandi campioni siciliani a conquistarsi i primi tre posti della classifica: Passanante, Moceri e Margiotta.
Immensa, dunque, la gioia del campione di Campobello di Mazara (TP), Mario Passanante, che, navigato dalla sottoscritta e con l'appoggio del main sponsor Ma-Fra, ha vinto l'edizione 2019 della Targa Florio Classica. Sono stati tre giorni di gara intensi e spesso faticosi. La lotta con gli altri top driver siciliani, Giovanni Moceri e Nino Margiotta, ha tenuto sempre alta l'attenzione e la concentrazione. La minima sbavatura poteva essere fatale per qualcuno, ma determinante per qualcun altro. Da questo punto di vista, dobbiamo dire che Mario non ha mollato mai, su nessuna prova e in nessun momento, e proprio le ultime prove concatenate a Termini Imerese sono state decisive per la vittoria.
Boom di iscritti. Dopo tre giorni di gara, 630 chilometri, un centinaio di prove cronometrate e nove prove di media, la classifica ufficiale ha infine decretato vincitore di questa edizione della Targa Florio Classica 2019 il nostro equipaggio portacolori di Ruoteclassiche. Gara di regolarità aperta alle auto storiche costruite prima del 1977, e terzo appuntamento del Campionato Italiano Grandi Eventi a calendario Aci Sport, la Targa Florio Classica quest'anno ha richiamato oltre 160 iscritti tra le storiche, il Ferrari Tribute e la categoria Legend, dedicata alle vetture prodotte tra il 1978 e il 1990.
Un lavoro di squadra. Un successo che va ascritto all'Automomobile Club di Palermo che, con il supporto di ACI Italia, ACI Sport e ACI Storico, ha apportato numerose modifiche al programma e tante migliorie sia dal punto di vista logistico sia organizzativo, rese necessarie dalla crescente partecipazione di equipaggi - tantissimi gli stranieri - e di conseguenza indispensabili per poter favorire non solo i concorrenti, ma anche le auto storiche.
Il via da Palermo. La Targa Florio Classica 2019 è cominciata ufficialmente la sera di giovedì 10 ottobre dalla magnifica Piazza Verdi a Palermo, con la presentazione al pubblico e alla presenza delle più importanti autorità locali e regionali. Poi un prologo di 9 prove cronometrate in notturna ha dato il via ufficiale alla gara vera e propria. La serata si è invece conclusa all’interno di Palazzo Artale Tumminello, alle spalle della sontuosa Cattedrale di Palermo.
La Sicilia di Camilleri. La tappa di venerdì 11 ottobre ha reso omaggio a uno dei più amati romanzieri siciliani, Andrea Camilleri, e ad altri letterati e dotti scrittori agrigentini. Da Palermo la carovana ha infatti raggiunto Agrigento passando prima per la Conca d'Oro e tagliando poi per i monti Sicani fino alla Valle dei Templi. La tappa è stata davvero impegnativa, con una durata di oltre 12 ore, una cinquantina di rilevamenti e sei prove di media.
Ricordando la “cursa”. Sabato 12 ottobre la terza e ultima tappa ha invece celebrato le origini della "cursa" ripercorrendo le strade del Medio Circuito della Targa Florio, passando prima dalle tribune di Cerda, tra le mitiche strutture di Floriopoli, e poi per i comuni di Caltavuturo, Polizzi Gerosa, Collesano e Campofelice di Roccella. L'arrivo a Cefalù nelle prime ore del pomeriggio ha poi stravolto lo scenario della Targa Florio Classica senza però dar tregua ai top driver in gara. Le restanti prove cronometrate, infatti, hanno tenuto impegnati gli equipaggi fino all'arrivo a Palermo.
Un TAG Heuer Monaco ai vincitori. Domenica 13 ottobre, infine, gli equipaggi hanno potuto partecipare anche alla rievocazione del Circuito della Favorita, al Parco Reale della Favorita, dove negli anni tra il 1937 e il 1940 si sfidavano i grandi piloti della Targa Florio. Le nove prove cronometrate del circuito erano fuori classifica e hanno visto trionfare Giovanni Moceri con Valeria Dicembre su Fiat 508 C del 1939. Ai primi tre classificati della Targa Florio Classica 2019, il main sponsor e timekeeper TAG Heuer ha consegnato un prestigioso cronografo Monaco, uguale a quello indossato da Steve McQueen nel film "Le 24 Ore di Le Mans".