Alla kermesse milanese la Pagani festeggia il compleanno della Zonda, la prima hypercar del marchio, presentata esattamente vent'anni fa
In occasione del Salone di Ginevra del 1999 veniva presentata la Zonda C12, prima hypercar della Pagani. Una vettura innovativa sotto tutti i punti di vista, con il suo parabrezza curvo e profondo e l’abitacolo rivolto in avanti come quello di un caccia bombardiere. Nata per regalare forti emozioni, fin dal primo sguardo. Nel giro di poco tempo, dal debutto, riuscirà a diventare uno dei modelli (esclusivi) più desiderati di sempre, oltre a collezionare, in tutte le sue versioni, innumerevoli premi e record di velocità. E non poteva essere altrimenti, visto che la sua progettazione è il frutto di uno studio minuzioso, di ogni singolo particolare, durato molti anni.
Una vera icona. La cella dell’abitacolo, per esempio, era già oggetto di tredici brevetti al momento della presentazione e l’utilizzo di materiali compositi con processi così innovativi ha fatto di Zonda una delle auto più sicure al mondo. Ulteriore elemento caratteristico è il suo “cuore”, un vigoroso V12 realizzato dalla Mercedes-Benz. Un rapporto, quello con la casa tedesca, che ha portato nel corso di questi vent’anni anni ad una fornitura ufficiale di propulsori V12, progettati e costruiti appositamente per la Pagani. Più di tutto la Zonda racconta la storia fra un giovane appassionato di auto e Juan Manuel Fangio, leggendario campione del mondo di Formula Uno, amico e garante del sogno di Horacio. Se volete approfondire lo speciale legame di queste due grandi personalità, potete trovare un servizio dedicato sul primo numero del nostro nuovo Magazine, Autoitaliana. A fianco delle Zonda, qui ad AutoClassica, anche un’affascinante Huayra roadster.