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31/05/2012 | di Redazione Ruoteclassiche
A SCALISE LA MILLE MIGLIA
Dopo la vittoria alla Mille Miglia dell’Alfa Romeo “6C 1500 GS” (1933) dell’equipaggio argentino Claudio Scalise e Daniel Claramunt, il detto “vittoria sul filo del secondo” dovrà essere modificato in “vittoria al centesimo”. La trentesima rievocazione della “corsa più bella del mondo” è stata decisa all’ultima delle 54 prove previste nelle tre tappe tra Brescia, […]
31/05/2012 | di Redazione Ruoteclassiche

Dopo la vittoria alla Mille Miglia dell'Alfa Romeo "6C 1500 GS" (1933) dell'equipaggio argentino Claudio Scalise e Daniel Claramunt, il detto "vittoria sul filo del secondo" dovrà essere modificato in "vittoria al centesimo". La trentesima rievocazione della "corsa più bella del mondo" è stata decisa all'ultima delle 54 prove previste nelle tre tappe tra Brescia, Ferrara e Roma, da giovedì 17 a sabato 19 maggio. Alla prova cronometrata finale, a Fiorano, gli argentini si erano presentati con un vantaggio davvero minimo su Giuliano e Lucia Canè, a bordo della BMW "328 MM" del museo di Monaco.

Per tutta la gara, i due equipaggi avevano ingaggiato una lotta con Giovanni Moceri e Tiberio Cavalleri su Aston Martin "Le Mans". La media di errore dei tre primi in classifica andava dai 3,3 centesimi di secondo a prova di Moceri e Cavalleri - terzi perché penalizzati dal coefficiente inferiore - ai 4,1 di Scalise e Claramunt. Sul circuito di proprietà della Ferrari, Scalise otteneva un pessimo (per i campionissimi) risultato: 11 centesimi di secondo. Demoralizzato, ha annunciato agli amici di aver perso, per l'ennesima volta, la Mille Miglia. Non poteva immaginare che Giuliano Canè (dieci edizioni vinte), in una prova da lui stesso descritta come priva di difficoltà, avrebbe pagato ben nove decimi.

Per il complesso sistema di punteggio, che tiene conto dei coefficienti delle vetture, Scalise (coefficiente 1,75) chiudeva a 31.529 punti, lasciando Canè (1,70) a soli 24 punti di distanza, equivalenti a un misero centesimo di secondo. Moceri (1,65) restava terzo. Cristina Meini e Rossella Labate, su Lancia "Aprilia", si sono aggiudicate la Coppa delle Dame. Per la cronaca, al 147° posto ha chiuso un equipaggio ufficiale Fiat, su una berlinetta "8V": gli scortatissimi John Philip Elkann e Lavinia Borromeo Arese.

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