Dopodomani nella vendita di Amelia Island Gooding & Co. proporrà all’asta una delle Abarth più rare e forse la più affascinante in assoluto tra quelle prodotte nella storia di questo marchio, che nel 2019 compie 70 anni.
Chi si fosse innamorato di questa vettura leggendo la sua bella storia nello speciale che Ruoteclassiche ha appena dedicato ai 70 anni della nascita Abarth, oppure se ne innamorerà appena lo avrà letto, ha una possibilità più unica che rara di entrare in possesso di un’assoluta rarità storica, non solo del marchio dello Scorpione ma dell’automobilismo in generale.
La numero 1. Gooding & Co. ha infatti in catalogo nell’asta che terrà ad Amelia Island venerdì 8 marzo il primo esemplare costruito della Abarth 207/A, uno dei primi modelli che vedono Carlo Abarth cimentarsi come costruttore di auto e non solo di accessori per l’elaborazione delle Fiat. A realizzarla fu Mario Felice Boano, fresco titolare della carrozzeria che porterà il suo nome (in precedenza aveva lavorato negli Stabilimenti Farina e in Ghia) producendo una linea innovativa e ancora oggi molto apprezzata. La carrozzeria in alluminio fu realizzata su un telaio in lamiera scatolata con il passo della Fiat 1100 accorciato, mentre come base meccanica fu preso il 4 cilindri di 1089 cm³ di una Fiat 1100/103, opportunamente elaborato dall’Abarth che da 36 Cv lo portò a 66 Cv e 180 km/h.
Eleganza sportiva. Il risultato fu quello di una barchetta compatta molto elegante nella sua sportività, con i quattro parafanghi a pinna sporgenti e una ulteriore pinna posteriore all’altezza del poggiatesta del pilota, più un minuscolo parabrezza avvolgente in plexiglas per il pilota che contribuiva a dare più enfasi alla sua natura sportiva.
Scarichi laterali. L’idea più spettacolare, e che ancora oggi colpisce maggiormente lo sguardo e rende la 207/A unica nel suo genere, è stata però quella di rendere visibili i due terminali di scarico lungo la parte bassa della fiancata destra, una soluzione che oltre ad abbassare visivamente il baricentro della vettura e contribuire a dare personalità all’insieme assume anche una funzione promozionale per quello che fino ad allora era il core business dello Scorpione: le marmitte. Complessivamente furono costruiti otto esemplari di questa vettura, dei quali dovrebbero essere sopravvissuti più o meno tutti, più due versioni coupé (denominate 209/A) e una versione spider stradale (208/A).
Un passato nelle corse. L’esemplare in vendita il prossimo 8 marzo negli Stati Uniti ha il telaio n° 001 e fu acquistato per la prima volta dal giornalista automobilistico John Bentley, che con questa vettura partecipò alla 12 Ore di Sebring del 1955 senza molta fortuna: rimase senza benzina quando era in testa e quel contrattempo gli costò la vittoria. Nel 1955 Bentley ottenne anche un record di velocità a Daytona Beach. Il secondo proprietario fu Max Goldman Jr, che la utilizzò in gara fino alla fine degli anni ’50. Sembra che l’auto abbia poi continuato a correre per qualche anno sulla costa Occidentale degli Usa guidata dai successivi proprietari.
Una top lot da tenere d’occhio. La 207/A tornò quindi in pista nel 1986 partecipando ad alcune gare storiche. Nel 2010 fu sottoposta a un restauro completo dall’attuale proprietario, un noto collezionista della costa Orientale appassionato di auto sportive italiane. Che ora ha deciso di metterla in vendita a un prezzo che gli esperti stimano in un range compreso tra i 350.000 e i 450.000 euro. Un valore che potrebbe ricevere un’impennata verso l’alto vista la rarità del modello e l’esclusività del design.