ACI e ACI Storico hanno presentato la "Carta dei Principi per il restauro, la conservazione e la tutela dell'automobile". Un vero decalogo, che pubblichiamo più in basso. “Ho sempre percepito la profonda responsabilità di preservare il patrimonio storico automobilistico del nostro Paese: un tesoro collettivo che racconta storie di innovazione, sfide, vittorie sportive ed evoluzioni sociali”. Sono queste le parole del Presidente dell’Automobile Club d’Italia e di ACI Storico, Angelo Sticchi Damiani, illustrando - questa mattina, a Roma - la suddetta “Carta dei principi", un documento fondamentale per l'ambiente, che riflette i valori di ACI e ACI Storico.
Radici solide per guardare avanti. "In un’epoca in cui – ha proseguito Sticchi Damiani - "il progresso tecnologico si sviluppa a ritmi esponenziali, risulta sempre più indispensabile ancorare il nostro futuro a una solida consapevolezza del passato. Ogni automobile storica conservata e restaurata è un capitolo di questo ricco racconto che dobbiamo proteggere e tramandare”. Nel suo messaggio, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha parlato della Carta come di "una conquista di alto valore simbolico non solo per il motorismo storico, ma per l’intera cultura italiana". E ha aggiunto: "Da quest’oggi, opere d’arte come le automobili potranno essere raccontate e tramandate alle future generazioni attraverso un documento che finalmente ne riconosce il valore storico, culturale e identitario. I veicoli storici sono dunque un 'bene culturale' speciale, che merita di essere salvaguardato nel suo originale valore estetico e storico".
Ecco i dieci principi sanciti dalla Carta:
1. Pianificazione approfondita
Valutazione dello stato dell’auto, da eseguire con la massima precisione, per identificare le parti che necessitano di interventi e scegliere le modalità più rispettose della storia del veicolo, secondo un approccio conservativo.
2. Rispetto di storia e autenticità
Ricerca approfondita per acquisire informazioni dettagliate su storia e caratteristiche dell’auto, per determinare modello, allestimento, data di produzione, eventuale vernice originale, ed eventi di rilievo ai quali l’auto ha partecipato.
3. Utilizzo componenti originali o fedeli all’originale
Individuare e utilizzare componenti originali o equivalenti all’originale, per garantire l’autenticità dell’automobile.
4. Smontaggio attento e documentato
Disassemblaggio meticoloso - documentando fotograficamente ogni fase ed etichettando accuratamente ciascun componente - per fornire una guida chiara per la successiva fase di rimontaggio.
5. Tecniche tradizionali e abilità artigianali
Competenze artigianali di altissimo livello e tecniche di lavorazione tradizionali, risalenti all’epoca di produzione dell’auto oggetto di restauro, contribuiscono a preservare l’autenticità estetica e tecnica del veicolo.
6. Rispetto delle specifiche originali
Conformità alle specifiche originali del produttore, fondamentale sia nella scelta di parti e componenti che nella corretta applicazione di colori, materiali e finiture in linea con le specifiche del modello e dell’anno di produzione dell’auto e nel rispetto delle normative vigenti.
7. Equilibrio tra autenticità e funzionalità
Garantire sicurezza e affidabilità dell’auto, aggiornando componenti critici (freni, sospensioni, impianto elettrico…) e bilanciando, con attenzione, la conservazione dell’originale con l’adattamento alle normative e alle esigenze d’utilizzo contemporanee.
8. Controllo qualità e prova su strada
Approfondito controllo di qualità - per verificare la corretta installazione e funzionalità di ogni componente – e prova su strada finale, per valutare l’efficacia degli interventi e le prestazioni complessive dell’auto.
9. Manutenzione continua e conservazione
Guida dettagliata sulla manutenzione programmata dopo il restauro - per guidare il proprietario a un corretto mantenimento, tutelando l’automobile dagli effetti del tempo e dell’utilizzo - e pratiche di conservazione adeguate - come ambiente di stoccaggio e uso corretto - essenziali per evitare danni futuri all’auto.
10. Comunicazione trasparente con il proprietario
Trasparenza nella comunicazione con proprietario e/o committente. La consultazione regolare, la condivisione di decisioni chiave e la partecipazione attiva del proprietario alle fasi decisionali contribuiscono a garantire che il restauro rispecchi appieno sia i requisiti di autenticità e originalità sia le aspettative del cliente. Al termine dei lavori, verrà rilasciato al cliente un dossier che raccoglie tutte le informazioni e i processi utilizzati nel corso del restauro. Ogni restauratore, infine, dovrà conservare una copia del dossier delle automobili sulle quali è intervenuto.
La Carta dei principi per il Restauro, la Conservazione e la Tutela dell’Automobile è consultabile sui siti di ACI e ACI Storico.