Aci Storico celebra Moto Guzzi - Ruoteclassiche
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27/04/2021 | di Paolo Sormani
Aci Storico celebra Moto Guzzi
Aci Storico e Moto Guzzi festeggiano insieme il centenario della gloriosa Casa motociclistica italiana con una serie di appuntamenti in tutta Italia.
27/04/2021 | di Paolo Sormani

Il centenario della Casa motociclistica italiana sarà celebrato dal Club Aci Storico attraverso una serie di eventi. Il primo è in programma fino al 13 maggio nella sede di corso Venezia a Milano, con l’esposizione di 11 Moto Guzzi che hanno segnato le loro epoche.

Il Novecento è stato definito “il secolo dell’automobile”, ma ha contrassegnato anche la storia e l’evoluzione della motocicletta. Uno dei suoi marchi più emblematici, Moto Guzzi, nacque a Mandello del Lario (Lecco) esattamente un secolo fa, nel 1921. Pandemia permettendo, il 2021 riserverà all’Aquila una serie di eventi e di celebrazioni per un secolo ad ali spiegate. Il Club ACI Storico, che ha aperto le porte del suo Registro anche alle moto, contribuirà con un evento itinerante, che attraverserà l’anno del centenario e la Penisola portando la storia della Moto Guzzi in una serie di appuntamenti prestigiosi e tradizionalmente legati all’auto classica. La storia unica di “un fatto italiano che il mondo ci invidia” (come recita uno degli slogan più noti) sarà raccontata attraverso l’esposizione di una selezione di modelli fra i più preziosi e rappresentativi. Il primo appuntamento si è aperto il 15 aprile nella sede ACI di corso Venezia 15 a Milano: per un mese, una mostra accoglie le Moto Guzzi che hanno segnato le rispettive epoche. Capolavori di ingegno e di meccanica che hanno spesso precorso i tempi e rappresentato esempi di tecnologia vincente nelle corse e sulle strade di tutte il mondo.

Una Guzzi per ogni decennio. La più antica è la Sport 500, il modello che negli anni Venti dette il via alla produzione in serie a Mandello del Lario. Segue la Sport 15, un’altra monocilindrica da 500 cc, potente e dal caratteristico volano cromato. Non può mancare la Motoleggera 65, per tutti il “Guzzino”, piccolo e tuttofare, che ha avuto il merito di rimettere su due ruote l’Italia dopo le rovine della guerra. Il Falcone è stato la più desiderata Moto Guzzi di grossa cilindrata, potente e sportiva; al punto che, con una serie di aggiornamenti, rimase in produzione fino al 1967. A darle il cambio fu la V7 Sport, che per i ragazzi degli spericolati anni Settanta fu totem di sportività italiana. Ma non può mancare il popolarissimo Galletto 192, un po’ moto e un po’ scooter con lo scudo anteriore e la postura seduta, imitato poi dall’Honda Cub. Chiudono questo viaggio nel secolo della Moto Guzzi la turistica V50, la strabordante sportiva Daytona 1000, per arrivare alle più recenti Griso e all’anticonformista bagger postmoderna MGX-21. Sarà esposta anche la V7 850, la motocicletta celebrativa nella speciale livrea del centenario.

Una festa viaggiante. L’evento promosso dal Club ACI Storico si muoverà lungo l’Italia in una serie di tappe, alcune della quali ancora in corso di conferma. Si sa di certo che toccherà Portofino (dal 7 al 9 maggio all’interno della Milano-Sanremo), Trieste (in occasione del Concorso di Eleganza in Piazza Unità d’Italia, dal 15 al 16 maggio), Pontedera (18 maggio-21 giugno), Roma (Concorso di Eleganza, Reb Concours, Golf Club Acqua Santa, dal 22 al 24 giugno), per proseguire con un’ulteriore serie di appuntamenti nella Capitale. Compreso un salto in pista all’Autodromo di Vallelunga (11 e 12 settembre), che nel 2021 festeggia a sua volta i 70 anni dalla costruzione. La tappa finale sarà a Padova durante il fine settimana di Auto e Moto d’Epoca, dal 21 al 24 ottobre. Ricordiamo che per Moto Guzzi gli eventi celebrativi ufficiali dei cento anni avranno il loro culmine dal 6 al 12 settembre a Mandello del Lario dove la speciale edizione delle GMG - Giornate Mondiali Moto Guzzi -richiamerà decine di migliaia di Guzzisti da tutto il mondo, in un fine settimana da non perdere. Le GMG tornano per l’occasione a dieci anni dall’ultima edizione, grazie alla collaborazione tra l’azienda del Gruppo Piaggio, il Comitato Motoraduno Internazionale e la municipalità di Mandello del Lario. Per l’occasione, Moto Guzzi produrrà una serie limitata dei suoi modelli in una speciale Livrea Centenario, che sarà disponibile su V7, V9 e V85 TT solo nel corso del 2021.

Un secolo su due ruote. Nei suoi cento anni, Moto Guzzi è stata protagonista sulle strade e in pista. Ha firmato record di velocità internazionali; e vittorie sui circuiti di tutto il mondo conquistando 14 titoli iridati nel Motomondiale. Una serie interrotta solo dal “patto di astensione”, il ritiro delle Marche italiane concordato nel 1957 con Gilera e Mondial. Fin dalle sue origini, le moto di Mandello del Lario sono state le preferite dai viaggiatori in cerca di avventure, ma anche di decine di migliaia di motociclisti che hanno scelto la loro solidità per recarsi al lavoro e per le gite del fine settimana. Era il 15 marzo 1921 quando fu costituita la “Società Anonima Moto Guzzi", avente per oggetto "La fabbricazione e la vendita di motociclette e ogni altra attività attinente o collegata all'industria metalmeccanica". E proprio in quel momento, in memoria di Giovanni Ravelli, un compagno d’armi dei fondatori Carlo Guzzi e Giorgio Parodi, fu scelta l’aquila ad ali spiegate come simbolo della nuova società. Iniziò così dallo stabilimento di Mandello del Lario – lo stesso magnifico esempio di archeologia industriale in cui tuttora vengono prodotte le Moto Guzzi – un’impresa industriale che ha prodotto mezzi che hanno segnato la storia del motociclismo mondiale. Vedi la GT 500 Norge (1928) portata al Circolo Polare Artico da Giuseppe Guzzi, fratello del fondatore Carlo; l’Airone 250 (1939), il Galletto del 1950 che con il Guzzino contribuì alla motorizzazione di massa nel dopo guerra. In quegli anni venne inaugurata la galleria del vento – la prima al mondo in campo motociclistico, tuttora visitabile nello stabilimento di Mandello – voluta da un affiatato team in cui lavorano tecnici straordinari come Umberto Todero, Enrico Cantoni e un progettista che ben presto entrerà nel mito: il milanese Giulio Cesare Carcano, padre dell’incredibile quanto effimera Otto Cilindri da 285 kmh (nel 1955!) e delle sportprototipi che tra il 1935 e 1957 si sono aggiudicate i titoli mondiali di velocità e 11 Tourist Trophy.

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