Coppa delle Alpi 2024: Grand Tour tra sostenibilità e storia
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Coppa delle Alpi 2024: un Grand Tour tra sostenibilità e storia

Il 2024 ha visto la quarta edizione della Coppa delle Alpi trasformarsi in un evento senza precedenti, spingendosi oltre la tradizionale gara invernale di regolarità per auto storiche fino a diventare un Grand Tour di cinque tappe, attraversando da est a ovest l'intero arco alpino.

Questo straordinario viaggio ha valicato i confini di Italia, Slovenia, Austria, Liechtenstein, Svizzera, Germania e Francia, offrendo non solo una competizione sportiva, ma anche un'occasione di riflessione sulle trasformazioni socioeconomiche, antropologiche e ambientali della macroregione alpina.

Il Grande Viaggio Alpino

1000 Miglia ha lanciato il progetto "Il Grande Viaggio Alpino", un percorso di riflessione e consapevolezza sui cambiamenti che attraversano le Alpi. L'evento ha coinvolto non solo i concorrenti, ma anche una serie di esperti sui macro-temi di agricoltura, artigianato, cultura, energia e turismo. Durante i pranzi e le cene di ogni giornata di gara, sono stati organizzati incontri di approfondimento con le istituzioni locali e i rappresentanti delle migliori pratiche del territorio. L'iniziativa, supportata dal Consorzio AAster, dall'Università della Montagna, dalla Fondazione Altagamma e dalla Regione Valle d'Aosta, ha permesso di creare un dialogo tra i partecipanti e le comunità alpine, con l'obiettivo di costruire una rete di valori e buone pratiche che è stata la base per il forum conclusivo del 4 maggio.

Il percorso: un itinerario tra emozioni e conoscenza

Il Grande Viaggio è iniziato a Trieste, con le verifiche sportive in Piazza Unità d'Italia il 28 aprile. La gara di regolarità, riservata a vetture costruite fino al 1990, ha preso il via il giorno successivo, portando gli equipaggi a Kranjska Gora in Slovenia. Qui, si è discusso di progetti di turismo sostenibile. Da Kranjska Gora, le auto hanno proseguito verso Cortina, attraversando Tolmezzo. A Cortina, a oltre 2.100 metri di altitudine al Rifugio Faloria, si è parlato di Olimpiadi accessibili e sostenibili. Il 30 aprile, le vetture hanno attraversato la Val Badia e gli equipaggi hanno pranzato al Messner Museum di Ripa a Brunico, in compagnia del leggendario alpinista Reinhold Messner. Il tema della giornata è stato il legame tra agricoltura di montagna e offerta turistica, proseguendo poi verso Seefeld in Austria. Dopo aver toccato Garmisch in Germania ed essere tornata in Italia nella città di Livigno per parlare di Olimpyc's Legacy, sostenibilità, accessibilità, inclusione,la tappa si è conclusa a St. Moritz in Svizzera, con un focus sulle infrastrutture sportive per lo sviluppo turistico.

Il 1° maggio ha visto gli equipaggi fare una pausa a Vaduz, capitale del Liechtenstein, per poi pranzare al Museo Svizzero dei Trasporti di Lucerna e terminare la giornata a Gstaad, discutendo di allevamento e produzione casearia. Il 2 maggio, dopo una sosta a Chamonix con vista straordinaria dal Refuge du Montenvers, il traguardo finale è stato raggiunto a Courmayeur. Qui, il tema centrale è stato la produzione agroalimentare di montagna.

Il convegno finale: un bilancio di sostenibilità

La mattina del 4 maggio, a Courmayeur, si è tenuto il convegno finale che ha tirato le somme del percorso tematico intrapreso. Stefano Ginesi e Susanna Rohr, con una Fiat 508 S Balilla del 1934, sono stati i vincitori della gara, seguiti dal team belga Decremer-Mertens con la loro Aston Martin DB2 del 1951 e da Carrara e Consoli con una Jaguar XK 120 Ots del 1953.

L’audace e originale idea di portare le macchine d'epoca sulle Alpi per parlare di sostenibilità ha contribuito a creare una rete fra le comunità alpine, depositarie di valori importanti che sono stati omaggiati e raccontati attraverso le auto, capolavori di tecnica e design. Nello specifico, durante il convegno finale sono state approfondite le due macroaree tematiche "Tracce di coscienza di luogo e buone pratiche nella piattaforma alpina" e "Gli scenari e le grandi sfide della piattaforma alpina", con interventi che hanno sottolineato l'importanza di un cambiamento urgente, sottolineato dall'immagine di quel che resta della Mer de Glace.

Un esempio di audacia e visione

La Coppa delle Alpi 2024 si è rivelata un evento unico che ha saputo unire l’entusiasmo sportivo alla cultura e alla riflessione in un viaggio attraverso le bellezze e le sfide delle Alpi. Questo evento, che tornerà alla sua formula invernale nel 2025, ha posto le basi per una nuova strada indipendente del Think Tank alpino, portando con sé un bagaglio di paesaggi, voci e valori che resteranno impressi nei cuori dei partecipanti e delle comunità coinvolte.

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