La notizia non è tanto che una Ferrari vada all’asta: le vetture di Maranello sono assolute protagoniste di tutti gli eventi che riguardano auto d’epoca o contemporanee e, sebbene le valutazioni ultimamente si siano un po’ raffreddate, la 250 GT PF messa all’incanto da Christie’s, l’undicesimo esemplare dei 353 costruiti, ha una storia particolare che potrebbe colpire al cuore gli appassionati di mezzi da collezione e quelli di cinema.
La prima Rossa “di serie”. La 250 GT PF fa parte della grande famiglia delle 250, prodotte dal 1952 al 1964 in numerose varianti di carrozzeria e telaio (SWB, ossia passo corto, e LWB, passo lungo) e questa che andrà all’asta il 20 novembre a Parigi durante la “Exceptional Sale” organizzata da Christie’s, fa parte della seconda serie, quella costruita in un maggior numero di unità rispetto alla prima, presentata al Salone dell’automobile di Parigi nel 1954 e fermatasi a quota 80 esemplari. Si tratta di una Gran Turismo di lusso con la quale la Ferrari – fatte le debite proporzioni – ha dato il via alla produzione di serie, per allargare la propria clientela ed evolversi da piccolo produttore artigianale di auto da corsa (adattate anche all’uso stradale) a Costruttore automobilistico vero e proprio.
Assemblate da Pininfarina. Per farlo, era necessario adottare un design standard, ovvero replicabile in numeri fino ad allora impensabili per la Ferrari: ecco perché Pininfarina (la P e la F della sigla sono infatti le sue iniziali) approntò una carrozzeria classica ed elegante per vestire il telaio realizzato a Maranello, facendola debuttare a Milano nel 1958. Un successo immediato, tanto che le 250 GT Coupé prodotte furono superiori a qualsiasi altro modello precedente, cementando la fama del Drake anche fuori dalle piste e dando inizio alla storia d’amore tra le Ferrari stradali e i divi dello spettacolo, ma anche industriali e membri delle famiglie reali.
Ha percorso pochissimi km. Tra le caratteristiche di questa seconda serie, la griglia ovale anteriore più stretta, con fari sporgenti mentre il motore, un V12 “Colombo” da 2.953 cc e 240 CV di potenza, abbinato a un cambio a 5 rapporti era il medesimo della prima serie, sempre dotato di tre carburatori Weber doppio corpo, ma leggermente più performante. L’esemplare abbina una carrozzeria verniciata di nero lucido a un abitacolo rifinito con rivestimenti in pelle rosso brillante ed è dotato dei prestigiosi e ambiti cerchi a raggi Borrani. Inoltre, a giudicare da quanto segna il contachilometri, ovvero circa 10.300 km, non ha avuto affatto una vita intensa.
Stimata circa 800.000 euro. L’illustre proprietaria, ovvero l’attrice Angelina Jolie, non è mai stata vista in pubblico al volante della 250 GT, mentre l’ha guidata in uno spot che ha girato per il profumo “Mon Guerlain” nel 2017. L’asta – che ogni anno riunisce alcuni degli oggetti più straordinari di ogni categoria – si svolgerà a pochi passi dal Grand Palais di Parigi dove la 250 GT fece il suo debutto e un’apparizione in anteprima al Concours d’Élégance di Antibes, sembrano suggerire un che di grandeur, come il prezzo che Christie’s si aspetta di spuntare, non inferiore a 800.000 euro.