L’urlo inebriante dei V10 che imperversavano tra la fine degli anni 90 e l’inizio del nuovo millennio è un ricordo indelebile per chi seguiva la Formula 1. Come le imprese di Michael Schumacher, con le vittorie a ripetizione della Ferrari capitanata dal duo Jean Todt e Ross Brawn che ha fatto epoca.
Monoposto vincente, telaio storico
Una delle monoposto più vincenti di quel periodo (con nove primi posti e cinque secondi nella stagione 2001), capace di conquistare pure il gran premio inaugurale della stagione successiva e che ha assicurato a Maranello la doppietta iridata Piloti-Costruttori, è stata la F2001, della quale sarà messo all’asta – pochi minuti prima dell’inizio delle qualifiche del Gran Premio di Monaco – il telaio #211, vittorioso in due occasioni, una delle quali proprio sul tracciato monegasco. Non meno importante la seconda, in quanto con il trionfo all’Hungaroring, Schumacher raggiunse Prost a quota 4 titoli mondiali, mentre la Ferrari si aggiudicava l’undicesimo titolo Costruttori.
Torna a Monaco dopo 24 anni
La F2001 è stata appena revisionata dalla Ferrari e si presenta in perfette condizioni di funzionamento, pronta per gli eventi in pista riservati ai clienti e in attesa di un nuovo proprietario che sappia domare il suo V10 di 3.0 litri da 825 CV a 17.300 giri. Sarà non solo la prima volta che la monoposto #211 tornerà poggiare le gomme sull’asfalto che 24 anni fa vide Schumi tagliare il traguardo da vincitore per la quinta e ultima volta, ma anche la prima che viene effettuata una vendita, organizzata da RM Sotheby’s, durante un weekend di gara nel Principato all’interno del Paddock. L’inizio delle offerte è previsto per le ore 15.15 del 24 maggio, ma la monoposto sarà visibile per i selezionatissimi ospiti del Paddock Club già dal giorno prima e il ricavato sarà devoluto in beneficienza alla Keep Fighting Foundation di Michael Schumacher.
Venduta a 7,5 milioni nel 2017
Non è stata indicata una stima, ma trattandosi della medesima vettura che nel 2017 era andata all’asta a New York, è ragionevole pensare che si viaggerà sull’ordine dei 10 milioni di euro, sempre che la recente “pigrizia” del mercato delle vetture d’epoca non riservi sorprese. In quell’occasione, il colpo di martello finale fu dato a 6,7 milioni di dollari, diventati, con i diritti d’asta 7,5 e, curiosamente, la F2001 era a tutti gli effetti un’intrusa in quanto si trovava in mezzo a decine di opere d’arte, dai maestri della pop art, come Frank Stella, Andy Warhol e Roy Lichtenstein, fino a Jean-Michel Basquiat e il nostro Lucio Fontana.