All’asta una rara Aston Martin DB4 GT Continuation - Ruoteclassiche
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13/02/2025 | di Andrea Paoletti
All’asta una rara Aston Martin DB4 GT Continuation
Un’edizione “moderna” di una vettura classica, riprodotta esattamente come i modelli realizzati tra il 1959 e il 1963
13/02/2025 | di Andrea Paoletti

Riportare in vita auto del passato può anche non essere un’esclusiva di chi intraprende un lungo lavoro di restauro. Per tutti quelli che non hanno tempo da perdere e preferiscono un esemplare nuovo di fabbrica, Aston Martin ha infatti varato nel 2017 il “Continuation Programme”, ovvero ha deciso di riprendere la produzione di alcuni storici modelli, aggiornandoli alle tecnologie moderne per quanto riguarda i materiali, ma rimanendo per il resto fedelissimi a gran parte delle specifiche originali. Una di queste, una DB4 GT Continuation, sta ora per essere messa all’asta.

All’insegna dell’esclusività. A inaugurare la serie è stata proprio lei, l’Aston Martin DB4 GT (in seguito sono arrivate anche le DB4 Zagato e le DB5 Goldfinger Edition con tutti i gadget di 007), versione da corsa prodotta originariamente in soli 75 esemplari tra il 1959 e il 1963 e, di questi, solo otto con specifiche “Lightweight”. La maggior parte dei modelli originali sopravvive ancora oggi e il loro valore supera comodamente i 3 milioni e mezzo di euro, mentre per acquistare una delle 25 realizzate seguendo rigorosamente la stessa numerazione di telaio, erano necessari circa 2 milioni di euro. Sebbene Aston Martin avesse addirittura creato un programma di eventi in pista dedicato ai proprietari, molti hanno preferito custodirle in garage e - come purtroppo spesso accade - non utilizzarle affatto, salvo poi provare a rivenderle a distanza di anni ad un prezzo maggiorato.

Praticamente nuova. Anche l’esemplare attualmente in procinto di essere messo all’asta appartiene a questa categoria, infatti ha percorso solamente 3 km, praticamente le manovre per parcheggiarlo nel salone. L’ultima DB4 GT Continuation andata all’incanto nel 2021 in California era praticamente identica, ma non è stato rivelato il prezzo al quale è stata aggiudicata: spulciando online è emerso che tre anni fa, in Inghilterra, ve n’era in vendita un’altra, questa volta verde metallizzata, anch’essa dal prezzo sconosciuto. Ma perché queste DB4 GT sono così speciali? Innanzitutto, gli esemplari originali erano una vera e propria variante da corsa, capace di vincere a Silverstone al debutto, con Stirling Moss alla guida, grazie a un telaio accorciato, alleggerito e dotato di una versione più potente, a tre carburatori Weber doppio corpo, del 6 cilindri in linea da 3,6 litri.

Carrozzeria ultraleggera. Con oltre 300 CV, poteva sfiorare i 250 km/h, ma le DB4 GT Continuation riescono a fare anche meglio, in quanto grazie alla cilindrata portata a 4,2 litri, la potenza ora è di 340 CV, che, su un peso di soli 1.230 kg, promettono faville. Soprattutto quando abbinati a caratteristiche decisamente pistaiole, come rollcage, frizione a doppio disco, differenziale a slittamento limitato e altre chicche racing che si scoprono entrando nell’abitacolo, come i sedili di fibra di carbonio con cinture di sicurezza a 4 punti che convivono con il cruscotto orgogliosamente vintage. Non stiamo infatti parlando di un restomod, ma di auto totalmente nuove, per le quali sono state riprese tecniche di costruzione della carrozzeria - di alluminio, a spessore ridotto, da qui la caratteristica di essere “Lightweight” - con gli stessi strumenti di più di mezzo secolo fa.

Non omologata per la strada. Dovrebbe essere ormai chiaro che si tratta di un mezzo estremamente esclusivo, che, nello stato attuale, non è omologato per utilizzo stradale, un processo però relativamente semplice, come indicato sul sito di SBX Cars che si occupa della vendita. Insieme alla DB4 GT Continuation viene infatti fornita un’elegantissima valigetta di legno che contiene tutti i pezzi da sostituire (circa 60).

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