Ecco la terza storiella, con relativa foto, selezionata dalla redazione nell'ambito dell'iniziativa #AmarcordTopolino. Dopo le gare e le cerimonie di famiglia, ecco arrivare un ricordo legato alla vita di tutti i giorni e al lavoro, con un furgone Topolino 500 C alle prese con la consegna di prodotti freschi...
Guardate bene, vi ricorda qualcuno? No, non è Gino Cervi nella scena di un film degli anni 50, ma il più modesto, seppur tenace, commerciante di latticini e formaggi Giovanni Di Martino, insieme con il suo furgone Fiat Topolino 500 C. A lui l’intraprendenza di essere stato, nell’immediato dopoguerra, il primo a far assaporare la vera mozzarella di bufala agli ignari e talvolta scettici torinesi, che mai prima di allora avevano avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare l’autentica prelibatezza campana. La foto lo ritrae schierato assieme ai suoi furgoni, davanti alla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova, in attesa, come ogni mattina all’alba, dell’arrivo del treno merci proveniente da Battipaglia con le mozzarelle fresche da distribuire nelle migliori latterie e salumerie della città. All’epoca il vano posteriore del furgoncino Fiat era ovviamente privo di refrigerazione elettrica, quindi ancor prima di giungere in stazione per lo scarico e carico della merce, la principale cosa da fare oltre al pieno di benzina super, era il “pieno” di ghiaccio, per garantire freschezza e genuinità del prodotto da trasportare. Per quanto la Topolino fosse di carrozzeria molto robusta, il siero del latte e lo scioglimento del ghiaccio, causa di ruggine, rendevano obbligatorio il frequente intervento del carrozziere. Le auto di una volta, come le scarpe, se si rompevano, non si buttavano via in favore di nuove, ma si riparavano per continuare efficienti il loro cammino. Non me ne vogliano Prada e Marchionne!
Annamaria Di Martino (Castiglione Torinese - Torino)