Il concorso di eleganza di Amelia Island, che si è tenuto in Florida lo scorso fine settimana, è la dimostrazione che a volte i sogni si avverano. Bill Warner, il suo fondatore, quando vent’anni fa ha organizzato la prima edizione voleva semplicemente trovare un modo per celebrare assieme agli amici, in riva al mare, la passione per le auto d’epoca. Oggi, e l’ultima edizione ne è l’ulteriore riprova, l’evento da lui creato è uno dei migliori al mondo per la qualità delle vetture presentate e gli ospiti che vi partecipano.
Quest’anno la guest star è stata Sir Stirling Moss, con i suoi straordinari successi e 65 anni di carriera alle spalle. A fare compagnia al disponibilissimo pilota-baronetto, che per tutto il fine settimana non si è sottratto ad alcuna richiesta di autografo e di “selfie”, 26 delle sue auto da corsa del passato. Questa specialissima griglia di partenza ha portato ad Amelia vetture del calibro della Mercedes-Benz 300 SLR “722”, Osca MT4, Aston Martin DBR1, Ferrari 250 GTO, Lotus 19, Jaguar D-Type, Porsche RS 60.
Americanissima e quindi piuttosto lontana dai nostri gusti la classe dedicata alle auto dei cow boy. Si tratta di mezzi che in Italia conosciamo pochissimo, fatta salva la Cadillac di Boss Hogg di Hazzard, e che sugli statunitensi esercitano un loro fascino particolare. Alcuni esemplari hanno decorazioni interne ed esterne decisamente kitsch, nonostante siano il frutto di un altissimo lavoro artigianale. Tipico il caso della Pontiac Bonneville del 1964 della Kid Rock Collection, dotata di 200 dollari in argento incastonati sul cruscotto, pistole placcate in argento su ogni parafango e fucile montato sul baule, oltre, ovviamente alle corna di ordinanza sul cofano.
La classe World Rallye Cars ha portato a un’incredibile esposizione di Lancia da rally, con Fulvia HF, Stratos, 037 e “Deltona”. È stata una vera e propria sorpresa scoprire che una delle più importanti collezioni di Lancia da Rally del mondo risiede in America, ed è di proprietà di un appassionato irlandese.
Alla fine, come da tradizione ad Amelia Island, le “Best in Show” sono state due: una nella categoria Sport e l’altra nella categoria Lusso. La sezione Sport è stata vinta da un’Alfa Romeo 8C 2300 Sport Zagato del 1932 (telaio n. 22110.52), perfettamente restaurata e con una storia intensa e prestigiosa (sfoggiava anche una carrozzeria con alcuni particolari unici). La sezione Lusso è stata appannaggio, invece, di una Cord L29 Brooks Stevens Speedster del 1931, sorta di primo progetto “custom” realizzato dal famoso designer proprio per se stesso.
Massimo Delbò