Anche i mezzi storici dell’Anas ad Auto e Moto d’Epoca 2025 - Ruoteclassiche
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25/10/2025 | di Andrea Paoletti
Anche i mezzi storici dell’Anas ad Auto e Moto d’Epoca 2025
Sette mezzi che raccontano la storia della viabilità italiana all’interno del percorso denominato “Tra cultura e passione”
25/10/2025 | di Andrea Paoletti

Scarpinando tra i vari padiglioni di Auto e moto d'epoca 2025, merita una visita lo stand dell’Anas (Gruppo FS Italiane), che è presente con un’affascinante selezione di mezzi d'epoca aziendali, alcuni dei quali appartenuti agli stradini che hanno scritto la storia della viabilità italiana. Il grande salone internazionale dedicato ai veicoli d’epoca, punto d’incontro per collezionisti e appassionati, ha infatti riservato uno spazio a quest’affascinante spaccato di pubblico servizio nella forma forse meno conosciuta.

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Carretti a pedali e camion a sei ruote

Il padiglione 31 è un po’ defilato, ma sarebbe un errore sottovalutarlo, se non altro perché lo stand Anas è molto interessante per ripercorrere un secolo di storia dell’azienda e del nostro Paese. Il più anziano del gruppo è un triciclo degli anni Trenta, erede diretto del carretto a mano citato già nel regolamento di servizio del 1922 e fa un certo effetto vederlo affiancato a un vero gigante della strada, ovvero l’autocarro G.M.C. CCKW 6x6, un veicolo militare americano della Seconda Guerra Mondiale riconvertito a uso civile - o meglio, lavoro - per il trasporto di materiali e la manutenzione invernale, ma spesso utilizzato anche come spazzaneve. Il motore è un 6 cilindri benzina di 4.416 cm3 con 91,5 CV.

Moto Guzzi protagonista

Degli anni Cinquanta è la Moto Guzzi Motocarro Ercolino, simbolo dell’evoluzione del triciclo con cassone, utilizzato dai cantonieri addetti alla manutenzione quotidiana delle strade. Sempre Moto Guzzi è anche il mezzo a due ruote che voleva combinare i vantaggi di una moto a ruote alte con quelli di uno scooter, spinto dallo stesso motore della Ercolino, ovvero un monocilindrico di 192 cm3 (anche se in precedenza era stato commercializzato sia in versione 160 e poi 175 cm3). Si tratta della Galletto, fedele compagno dei cantonieri nelle attività di controllo e presidio, apprezzato per l’agilità e la versatilità, doti che si ritrovano anche in un altro mezzo ampiamente utilizzato a partire dagli anni 50: la Fiat Campagnola.

In fuoristrada e in mezzo alla neve

Qui rappresentata da un esemplare del 1960, in versione 1102 B - ovvero equipaggiato con il motore diesel di 1.9 litri modello 305D da 47 CV - è stata infatti fondamentale in tutte le principali opere pubbliche realizzate nel nostro Paese, offrendo ai compartimenti della viabilità, la possibilità di affrontare i sentieri più impervi, mentre si gettavano le arcate di un ponte, si ultimava una diga o si completava un raccordo autostradale. A rappresentare invece l’attività di manutenzione e cura della viabilità stradale c’è un Mercedes-Benz Unimog 411.110 del 1963 con turbina fresaneve OMER utilizzato per liberare le strade di montagna proiettando la neve a distanza.

Piccola, ma insostituibile

Chiude la rassegna un mezzo che suscita tenerezza: l’Autobianchi Giardiniera del 1977, ultimo anno di produzione. Anch’essa utilizzata dai cantonieri per la sorveglianza e la manutenzione della rete nazionale, quel che le difettava in prestazioni, lo recuperava dal punto di vista della compattezza, robustezza e praticità, diventando uno dei simboli dell’Anas, utilizzata in numerosi contesti di lavoro. Grazie al portellone e al vano di carico sufficiente per il trasporto di segnaletica e attrezzature, è stata una preziosa alleata e giustamente, viene celebrata nei giorni della rassegna bolognese.

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