Asta Bolaffi: record del mondo per la Panda 4x4 di Agnelli, battuta a 37mila euro - Ruoteclassiche
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15/11/2019 | di Andrea Zaliani
Asta Bolaffi: record del mondo per la Panda 4×4 di Agnelli, battuta a 37mila euro
Risultato sorprendente: Aste Bolaffi ha da poco annunciato un inedito record mondiale in asta per una Panda 4X4, messo a segno dall’auto appartenuta a Gianni Agnelli.
15/11/2019 | di Andrea Zaliani

Risultato sorprendente: Aste Bolaffi ha da poco annunciato un inedito record mondiale in asta per una Panda 4X4, messo a segno dall’auto appartenuta a Gianni Agnelli

In seguito a una vivace contesa tra vari offerenti - durante l’asta effettuatasi nelle scorse ore a Torino - la Panda 4x4 Trekking del 1993 color argento metallizzato, con i doppi profili blu e neri tipici delle vetture di casa Agnelli e il nome dell’Avvocato a libretto come primo intestatario, è stata aggiudicata per 37mila euro.

I modelli più interessanti. Il titolo di “top lot” è andato invece alla Porsche 911 Speedster Turbolook, venduta a 190mila euro. Nell’elenco dei lotti più prestigiosi ed esclusivi anche una Porsche 993 Turbo del 1996, aggiudicata a 126mila euro, e una Fiat 500 Capri, rivisitazione della carrozzeria Castagna della storica Spiaggina, acquistata a 30mila euro, ovvero il prezzo più alto mai pagato in asta per una 500 non Abarth. Da segnalare inoltre il risultato della Talbot Sunbeam Lotus 2.20 del 1980, riscoperta in un garage dopo anni di abbandono. La vettura barn find, venduta senza riserva a 11.500 euro, rappresenta un’icona per gli appassionati di Rally e si presta sia per essere restaurata che preparata per rally storici.

Una notizia inattesa. L’entusiasmo della competizione è stato frenato dalla notizia dell’avvio del procedimento di dichiarazione di interesse culturale, da parte della Soprintendenza del Piemonte, sulla nutrita selezione di disegni di stile, bozzetti e schizzi. “Si tratta dell’ennesimo sopruso da parte della Soprintendenza, che ha notificato lotti incongruenti tra loro, con interessante valore collezionistico per l’appassionato e frutto di anni di raccolta, ma non di certo provenienti da archivi” ha commentato Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi. “In questo modo si tarpano le ali a chi, con passione e fatica, si dedica negli anni a comporre la propria raccolta. Ritengo sia violazione della proprietà privata e sicuramente avvieremo tutte le procedure del caso. Il ministro Franceschini è già stato messo al corrente della vicenda”.

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