Ecco la storia particolare di una Delta HF Turbo diversa da tutte le altre: una storia unica firmata Zagato.
Prendi una Delta HF Turbo a due ruote motrici. All’epoca (correva la metà degli Anni 80 da bere) era in qualche modo una scelta alternativa e raffinata rispetto alle GTI fighette, vedi Volkswagen Golf GTI o Peugeot 205 o le svergognate come Kadett GSI e Ritmo Abarth. Di lei esiste anche una versione che, anche se non è una Integrale, potrebbe strappare una quotazione interessante e fuori dai parametri il prossimo 23 maggio all’asta Bolaffi.
Si tratta di un esemplare di colore bianco ma con particolari leggermente diversi da tutte le altre e che la rendono unica: la targhetta Zagato e il primo intestatario, Andrea Zagato. Un esemplare normale che venne regalato dalla Famiglia al giovane Andrea nel 1985, che la personalizzò in molti punti. Nulla di trascendentale, ma abbastanza per renderla diversa da tutte.
L’auto ha avuto tre soli proprietari e il secondo, prima di venderla, ha ottenuto anche una lettera firmata da Andrea Zagato circa le modifiche e le caratteristiche dell’auto, una memorabilia che ha il suo valore. A cominciare dalla calandra a doppio faro che non deve ingannare: all’epoca la HF aveva i normali fari trapezoidali quindi si tratta di una modifica importante.
Come il paraurti in vetroresina e gli indicatori di direzione, che nel modello originario erano compresi nel faro. Unici anche i convogliatori d’aria sul cofano e il paraurti posteriore, come le minigonne e lo spoiler posteriore. Tutte modifiche che in qualche modo ricordano quanto poi venne riproposto proprio sulle versioni vincenti nelle competizioni.
Cerchi in lega e vetri oscurati, oltre alle targhette identificative Zagato, in linea con immagine coordinata Lancia, chiudono il trattamento estetico e sono tutte certificate nella lettera firmata da Andrea Zagato il 24 luglio 2012 e che noi di Ruoteclassiche abbiamo potuto vedere.
È anche il caso di ricordare che esiste un’altra Delta particolare con la firma Zagato, la rarissima Hyena del 1992, anche se in quel caso la meccanica è quella della Integrale che ha trionfato nei rally. Qui in più c’è la storia, la proprietà e l’unicità dell’esemplare: un esempio di come, sapendo cercare tra le pieghe del collezionismo, si possa con cifre relativamente importanti trovare ancora auto particolari e dalla storia davvero interessante.