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03/08/2006 | di Redazione Ruoteclassiche
ATTÀCCATI AL TRAM
I torinesi vi sono affezionati come al monumento a Vittorio Emanuele II. Hanno perfino fondato un club che li conserva e li restaura. Questo esemplare, il più antico, ha visto due guerre, ha trasportato milioni di cittadini e adesso ritorna a circolare Torino 1910. La città si prepara all’Esposizione Universale che si sarebbe svolta l’anno successivo. […]
03/08/2006 | di Redazione Ruoteclassiche

I torinesi vi sono affezionati come al monumento a Vittorio Emanuele II. Hanno perfino fondato un club che li conserva e li restaura. Questo esemplare, il più antico, ha visto due guerre, ha trasportato milioni di cittadini e adesso ritorna a circolare

Torino 1910. La città si prepara all'Esposizione Universale che si sarebbe svolta l’anno successivo. L'ATM decide di incrementare il servizio e ordina 50 nuovi tram e 25 rimorchi alla Diatto, che sarebbero entrati in servizio nella primavera 1911. Come i tram dell'ATM già in servizio, anche questi sono rossi e crema.

Lunghe 7,5 metri e larghe 2, durante la Grande Guerra queste motrici, che con 70 cavalli ottenuti da due motori da 35 sono le più potenti del parco, vengono adibite al traino dei rimorchi-ambulanza che raccolgono i feriti in arrivo dal fronte con i treni ospedale. Negli anni Venti il colore diventa verde in due toni e a metà degli anni Trenta i motori sono sostituiti con degli Ansaldo un po' più potenti (2x45 CV); molti rimorchi vengono invece accantonati o demoliti.

Durante la seconda guerra mondiale, diverse motrici vengono distrutte o requisite dai tedeschi, che le portano a Monaco. Due motrici e sette rimorchi vengono trasformati in furgoni e prestano servizio su linee speciali utilizzate dai fruttivendoli. Nel 1948, solo 16 motrici sono ancora abilitate al servizio passeggeri e la loro carriera in linea termina entro l’anno successivo. A metà anni Settanta sopravvivono sette motrici, utilizzate per trasporto di materiale, manovra o sabbiatura dei binari.

Nel 1977 l'ATM decide di restaurare la numero "116", quella in condizioni migliori, riportandola ai colori originali e utilizzandola per il trasporto dei bambini delle elementari in gita per la città. Nel 1999 la "116" viene nuovamente inviata in officina per alcuni lavori di carrozzeria, ma al rientro la Motorizzazione ne blocca l'impiego, richiedendo modifiche radicali. Dopo lunghe trattative, a settembre la motrice tornerà a circolare: alla guida, i volontari dell’Associazione Torinese Tram Storici.

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