Pronti, via e largo alla passione, con oltre 1.000 espositori tra club storici, autosaloni, Case d’Aste, Case Automobilistiche con gli esemplari più preziosi dai musei ufficiali e tanto altro che scopriremo insieme nei prossimi giorni. Ma intanto immergiamoci in tutte le sfaccettature di un evento che da oggi a domenica monopolizzerà l’attenzione del mondo delle auto storiche.
Spazio ai Club
Gli spazi espositivi sono percorsi da una marea di “petrolhead” o anche semplici curiosi, con molti capelli grigi ma anche giovani probabilmente allevati a pane e auto classiche, anche se molti di essi non erano nati nemmeno quando le più giovani delle auto presenti uscivano sul mercato. Se il Lancia Club festeggia i 30 anni della Y Elefantino Rosso e il Jaguar Enthusiasts’ Club i 50 anni della XJ-S (c’è anche un esemplare unico, la XJ-S Pininfarina spider del 1978 allo stand Broad Arrow), il Club Storico Peugeot Citroën Italia, rilancia con i 70 anni di un vero mito, la Citroën DS e i 60 della Peugeot 204.
Le monoposto Fiat
Un solo giorno rischia di essere troppo poco per vedere tutto: l’edizione di quest’anno infatti mette a dura prova i piedi e il fiato dell’appassionato, quello che non sopravviverebbe al pensiero di essersi perso un modello particolare e quindi, zaino in spalla e smartphone in mano, affronta le file di stand con passo montano. Mi ci metto anche io, mentre mi soffermo ad osservare le monoposto storiche portate dal Registro Fiat Italiano: complice l’età, tra la Cisitalia D-46 del 1946, la Formula Junior Stanguellini “Delfino”, la Formula Italia del 1970 e la Formula Abarth del 1980 è quest’ultima che mi suscita vivissimi ricordi d’infanzia. E non ho ancora visto le Formula 1…
Formula 1 per tutti i gusti
Ce ne sono 30 e sono sicuramente tra le regine dell’evento. 12 si possono trovare riunite al Centro Servizi, dove, con esemplari che vanno dal 1952 al 2017 si può vedere l’evoluzione delle monoposto: ovviamente protagonista la Ferrari, con la 500 F2 con cui Alberto Ascari conquistò i titoli mondiali nel 1952 e 1953 e, all’estremo opposto, la F2007 telaio numero 262, con cui Kimi Räikkönen vinse 6 gare inclusa l’ultima della stagione, in Brasile, conquistando i titoli Piloti (l’ultimo per Maranello) e Costruttori. C’è anche la 312 T4 di Gilles Villeneuve protagonista sia delle epiche ruotate con René Arnoux a Digione che dell’arrivo ai box su tre ruote a Zandvoort. Quante storie hanno da raccontare queste Formula 1 e se si ha tempo di setacciare gli stand degli espositori, ce ne sono altre 18, tra cui l’Alfa Romeo 184T del 1984 con livrea Benetton ospitata all’ASI Village.
Rarità da museo
Affrettando il passo non può mancare una visita allo stand dell’Heritage Hub Stellantis che ha portato la Fiat-Abarth 750 Record del 1956 realizzata da Bertone, l’Alfa Romeo Scarabeo 1600, modello avveniristico mai entrato in produzione e la Lancia D25, barchetta da corsa erede della mitica e plurivittoriosa D24. Tra i tanti incontri, talk e premiazioni, da non perdere, alle 15, allo stand ACI, il Premio d’Eccellenza ACI Storico 2025, che ogni anno riconosce l’impegno di personalità, club e realtà del settore nella tutela e valorizzazione del patrimonio automobilistico nazionale. Tantissime le auto iconiche degli anni 80 esposte, tra le quali spicca la Ferrari Testarossa Spider Pavesi, esemplare unico realizzato dall’omonima carrozzeria nel 1987: era originariamente nera ma oggi sfoggia una livrea gialla che lascia a bocca aperta. Ci sono anche le moto, con Honda che occupa 600 mq per mettere in mostra 38 moto iconiche, due padiglioni interamente dedicati ai ricambi d’epoca e il paradiso dei piccoli collezionisti, ovvero la sezione Automobilia, con manifesti, insegne, trofei e memorabilia. E ovviamente ci siamo anche noi di Ruoteclassiche, al Padiglione 25, stand B12, con la Lancia Aurelia B24 Spider protagonista della copertina del numero di ottobre, insieme a Federperiti, Hormann e ai modellini di Majorette. Veniteci a trovare!