Auto e Moto d’Epoca è anche una vetrina per chi, di mestiere, si occupa del restauro delle auto più prestigiose, con un livello di competenza che combina abilità artigianali tramandate di generazione in generazione e un’attenzione ai dettagli che fa la differenza in un mondo dove l’eccellenza è la lingua universale con la quale si misura la qualità di un processo per riportare in vita o all’antico splendore esemplari speciali.
Quasi 60 anni di esperienza e dedizione alle Lambo
Se ne sono accorti anche gli specialisti di Kidston SA - marchio ben conosciuto dagli appassionati per trattare esclusivamente auto speciali e dal pedigree importante -, che già da quattro anni ha acquisito Salvioli, storica officina modenese in cui Luca Salvioli insieme al figlio Davide continuano la tradizione di famiglia avviata da Orazio, che iniziò lavorando in Lamborghini nel 1967. Un esempio significativo della loro attività, che racconta una storia di amore per la meccanica, la carrozzeria, la tappezzeria - insomma, tutto ciò che compone una vettura - è esposto presso il loro stand al padiglione 26 con le forme iconiche di una Lamborghini Countach LP400 nell’affascinante colore “Blue Tahiti”.
Una Countach che più anni 70 non si può
Difficile trovare gli aggettivi non solo di fronte alla plastica bellezza di un modello che è stato uno spartiacque stilistico nella storia dell’automobilismo, ma vanno spese parole di elogio anche per il restauro sopraffino che lascia a bocca aperta non appena ci vengono aperte, verso l'alto, le scenografiche portiere. Qui infatti si spalanca davanti ai nostri occhi uno spettacolo a base di tre tipologie di materiali di rivestimento: pelle, moquette, Alcantara, in tre toni diversi di marrone che urlano Anni 70 nel loro abbinamento cromatico e sorprendono nell’accostamento con il blu esterno.
Anche la Miura qui è in buone mani
Per mostrare come si svolge una tipica giornata di lavoro alla Salvioli, è anche esposta un’altra Countach LP400, gialla, in fase di restauro, con telaio e meccanica in bella vista, gran parte della carrozzeria già al suo posto e, su un carrellino a fianco, il maestoso V12 con il gruppo trasmissione integrato. C’è anche un altro motore, proveniente dalla famosa Miura P400 del 1969 della collezione Rudi Klein, lo “sfasciacarrozze di Los Angeles”, andata all’asta un anno fa. Del restauro completo di meccanica e carrozzeria di questo esemplare se ne sta occupando Salvioli: ça va sans dire.
