Gli italiani preferiscono le auto anni Settanta. In controtendenza rispetto al resto d’Europa, dove le instant classic sono le preferite, nel nostro Paese il cuore degli appassionati batte per i modelli con mezzo secolo di età. È quanto emerge dai dati di Car & Classic, che registra una prevalenza sorprendente di esemplari italiani di questo periodo sia negli annunci gratuiti sia nelle aste online.
Numeri da primato. A fare un quadro preciso della realtà sono i freddi numeri. Su un totale di oltre 42mila veicoli presenti sul sito di Car & Classic (che conta anche ricambi e memorabilia), tra i 3.500 annunci di privati e professionisti provenienti dall’Italia ben 641 riguardano modelli degli anni Settanta. Seguono esemplari del decennio successivo (550) e, quindi, quelli degli anni Ottanta (411), mentre le vetture degli anni Novanta si fermano a quota 368. Anche nelle aste virtuali le auto degli anni Settanta si confermano protagoniste, con 176 esemplari su 611 battuti.
Trionfo del Made in Italy. In generale, le auto italiane sono le più presenti e amate. La Fiat domina incontrastata in tutta la piattaforma con modelli iconici (ben 81) come la 130 Coupé, la 124 Spider e la Cinquecento, inclusa la versione “spiaggina” Jolly. Immediatamente dietro si piazza l'Alfa Romeo (48 esemplari), protagonista con la Spider “Duetto”, l’Alfetta GT e la Giulia. Per Lancia (34 auto in vendita), la regina incontrastata è la Fulvia Coupé, storica protagonista anche dei rally.
Anche Porsche e Mercedes. Anche la Germania è ben rappresentata, seppur in misura minore, con il marchio sportivo Porsche, con 32 inserzioni, e con la Casa della Stella (28 vetture), tra cui l'intramontabile Mercedes SL RC 107.
Passione senza tempo. La piattaforma inglese Car & Classic, che conta quattro milioni di utenti mensili, offre una vetrina internazionale per gli appassionati di auto classiche. Le preferenze italiane per le vetture degli anni Settanta confermano il valore senza tempo di un’epoca che ha saputo coniugare design, eleganza e innovazione tecnica.