Auto storiche, insieme per una valutazione condivisa - Ruoteclassiche
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20/11/2024 | di Massimo Condolo
Auto storiche, insieme per una valutazione condivisa
A Roma un convegno organizzato dall’Araci - a cui hanno partecipato Aci Storico, Asi, esperti di auto storiche, assicurazioni e fondi d’investimento - ha fatto il punto sui metodi di valutazione storica ed economica
20/11/2024 | di Massimo Condolo

Una mostra statica di una trentina di auto classiche di varie epoche e modelli è stata l’occasione per fare il punto sui metodi di valutazione storica ed economica dei veicoli d’epoca e di interesse collezionistico. Le vetture sono state esposte per la mattinata e il primo pomeriggio a Roma, in piazza Bocca della Verità, una cornice insolita e immersa nella storia antica.

Organizzata dall’Araci, l’associazione che riunisce i soci dei Rotary italiani appassionati di veicoli storici, dopo il saluto del presidente Alberto Cerracchio ha visto un convegno moderato dal giornalista Nanni Cifarelli con la partecipazione di Aci storico (con il vice coordinatore dei verificatori Daniele Sartorelli) e Asi (con la vicepresidente Agnese Di Matteo). Si è discusso anche del recente interesse per le vetture storiche dei fondi di investimento con Giuseppe Pastorelli del fondo Azimut, che ha illustrato le strategie di acquisti e vendita, e dei valori assicurati con Roberto Landi, responsabile del settore veicoli storici di Sara Assicurazioni.

Il metodo Ruoteclassiche. Sul metodo di valutazione delle vetture si sono confrontati Giovanni Lattanzi di Federperiti, ente che nelle sue perizie utilizza il metodo di valutazione ideato da Ruoteclassiche, il perito indipendente e collaboratore dell’Asi Stefano Cerrone. Il metodo di analisi e perizia è stato illustrato, per la nostra rivista, da Massimo Condolo. I loro contributi, orientati all’analisi tecnica del veicolo, hanno trattato dell’importanza di un corretto restauro o di una altrettanto corretta conservazione, dell’influenza di questi sul valore economico e della trasparenza del metodo d’analisi, auspicando anche per il futuro un maggiore impegno dei registri storici in funzione consultiva, mentre fino a ora la loro attività è stata concentrata soprattutto sull’analisi a veicolo restaurato.

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