Arrivato alla sua trentunesima edizione, il Salone Autoretro, ha ospitato lo scorso 4-8 dicembre a Barcellona (Spagna), luogo simbolo del modernismo di Gaudì, oltre 300 espositori provenienti da dieci Paesi, Stati Uniti compresi. In una cornice di pubblico di tutto rispetto – 60.000 visitatori - la kermesse ha messo in mostra quanto di meglio il Paese iberico ha saputo esprimere in questi anni nell’ancora giovane settore del collezionismo di auto d’epoca.
Alla padrona di casa Seat, che ha chiuso ufficialmente le celebrazioni per il trentesimo anniversario dell’Ibiza, si sono affiancate le presenze di Mercedes-Benz, supportata dal sodalizio locale della Casa, che ha festeggiato i sessant’anni della 220 Ponton, e soprattutto della BMW, presente al Salone con un megastand di circa 600 metri quadrati che ospitava diversi modelli degli 50 e 60 (una 502, una 503 e una 507 decapottabile) e anteguerra (315-327 e 328). Di grande impatto visivo, in una vasta area del Palazzo 2, la ricostruzione di una suggestiva “Barcelona Classic Night” degli anni 50, con la riproposizione di capannoni, negozi, murales, strade, passaggi pedonali e semafori d’epoca; il tutto, animato, da numerose Seat storiche, tra le quali c’era anche una 1400 Comercial, sopravvissuta ormai in pochi esemplari.
Nel corso della manifestazione è stata presentata anche la quinta edizione de L’Espiritu de Montjuic, in programma sul circuito catalano del Montmelò dal 19 al 25 aprile; nell’occasione è stato allestito un set in stile camping degli anni 60. Nello stand del Museo Ecclym, che aprirà il prossimo aprile nel cuore di Barcellona a opera del collezionista italiano Marcello Cioli, sono stati celebrati i 25 anni dalla caduta del muro di Berlino, con la presenza di una Trabant 601 Universal.