C’è chi sostiene che l’armonia stilistica della carrozzeria della BMW M3 E46 sia insuperata e insuperabile. C’è chi è convinto che il 6 cilindri in linea, nella sua incarnazione S54, sia semplicemente la perfezione assoluta. C’è anche chi ritiene che, tra le M3, nessuna abbia avuto un telaio così affilato e preciso, votato al piacere assoluto di guida. Tre indizi fanno una prova e quindi, andiamo a scoprire perché questa generazione si sia guadagnata un posto speciale nel cuore di tanti appassionati.
Muscoli in armonia. Partiamo dall’aspetto: parafanghi allargati, superfici arrotondate e muscolose, minigonne che fasciano come un collant e i 4 scarichi che valorizzano tutto la coda, riuscendo a non essere esagerati. Ma anche dettagli come il piccolo "labbro" sul baule che riduce la portanza e migliora la stabilità, oppure le prese d’aria con le lamelle cromate nella parte subito a valle del parafango anteriore. Originariamente pensate per raffreddare il motore e rivelatesi superflue durante i test, sono rimaste al loro posto e concorrono a definire il look della "E46" come il "powerdome" sul cofano o i particolari cerchi cromati da 18 pollici con canale differenziato, da 8 e 9, tra gli assi.
“6 in linea” da 343 CV. Il 6 cilindri in linea da 3.246 cm3 è sotto certi aspetti un’evoluzione di quello presente sulla M3 precedente, ma in realtà è più vicino all’S50, a partire dal blocco di ghisa: ciò che ci interessa però è che arriva a 8.000 giri ed eroga 343 CV grazie anche al noto sistema a doppio Vanos. Se la velocità massima è ancora limitata a 250 km/h, lo 0-100 scende a 5,2 secondi e, oltre al cambio manuale a 6 marce, viene riproposto il sequenziale SMG (II) azionabile sia con i paddle al volante sia col selettore. Con la funzione "Drivelogic" si può scegliere la velocità di cambiata entro 6 valori predeterminati, con la più rapida (80 millesimi di secondo) accessibile solo dopo aver disinserito i controlli di stabilità e trazione.
La M3 più venduta di sempre. Per finire, il telaio beneficia di un irrigidimento consistente e braccetti delle sospensioni di lega speciale forgiata, con cuscinetti e boccole personalizzati e una piastra del supporto motore di alluminio più spesso. Con una ripartizione delle masse che sfiora il 50% tra i due assi, il piacere di guida viene portato a vertici assoluti, complice una dinamica di guida estremamente equilibrata e gestibile dal pilota, tanto che, insieme alla versione cabriolet, la E46 ottiene il maggior gradimento di sempre tra le M3, raggiungendo, dal 2000 al 2006 addirittura 85.000 esemplari venduti.
La CSL è irraggiungibile. Il restyling del 2003 tocca marginalmente la M3 (i fari posteriori diventano a Led), ma è anche l’anno di una versione che è portata in palmo di mano dagli intenditori. Parliamo della CSL, che con 360 CV e una massa alleggerita di 110 kg rispetto a quella di una M3 normale (grazie a tetto di carbonio, cofano di alluminio e lunotto con vetro più sottile), è semplicemente un capolavoro. Per questo - oltre al fatto che ne sono state realizzate solo 1.383 - può arrivare a costare ben oltre il triplo, rispetto ai trentamila euro con i quali si può già trovare una M3 E46 un po' vissuta, ma in buone condizioni. L’ampia scelta è un vantaggio per chi compra, ma attenzione agli esemplari che non hanno seguito una manutenzione scrupolosa.