La terza generazione della BMW M5 presenta novità sostanziali a partire dal motore, che non è più il 6 cilindri in linea, autentico monumento della Casa dell’Elica, ma anche le forme risultano più arrotondate; inoltre, scompare dal listino più sportivo la versione Touring. Insomma, succedono tante cose, ma la M5 continua a essere “the ultimate driving machine”, come da slogan della Casa, ovvero “la macchina da guidare per eccellenza”.
Look aggressivo. Ci sono altre “prime volte” per la M5 E39, non necessariamente positive, come il fatto di essere la prima generazione a non essere assemblata in una linea dedicata, oppure molto gradite, per il look più muscoloso di quello delle sorelle precedenti, con i quattro terminali che sbucano minacciosi dal paraurti e ampie prese d’aria nel frontale. Belli e aggressivi anche i cerchi di lega da 18 pollici, corredati da pneumatici 245/40 anteriori e 275/35 posteriori, mentre l’abitacolo sfoggia sedili rivestiti di pelle, radica e plastiche morbide.
Col V8 è un missile. La novità più eclatante però si trova sollevando il cofano, ed è un V8 interamente di alluminio, denominato S62, dotato di doppio sistema di fasatura variabile Vanos. Con una cilindrata di 4.941 cm³, sviluppa 400 CV e 500 Nm di coppia, un incremento sostanzioso rispetto ai 340 CV della E34 3.8 e permette - nonostante l’aumento di peso di circa 50 kg - di staccare un tempo di 5,3 secondi sullo 0 a 100 km/h. La velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h, ma pare che esemplari “liberati” da tale vicolo, durante i test, avessero toccato i 300 orari.
Prodotta in grandi numeri. Che la E39 non sia più un’auto quasi artigianale come le sue progenitrici, lo dimostra anche il numero totale di unità prodotte: 20.482, rispetto alle 12.254 della E34 e le sole 2.241 della E28. Dimostra anche il successo globale di questa velocissima berlina, che nel settembre 2000 viene sottoposta a facelift, come le versioni normali: vengono introdotti degli anelli alogeni nei fari anteriori e Led per quelli posteriori, oltre a un volante sportivo a tre razze. Nei due anni successivi arriveranno tre nuovi colori (tra cui il Bluewater metallic a sostituire il Blue Silverstone, la tinta più iconica del modello) e optional come lo schermo per il navigatore e il park distance control sia anteriore, sia posteriore.
Tecnologia per il piacere di guida. A livello di meccanica non mancano finezze come le sospensioni anteriori MacPherson di alluminio e l’inedito retrotreno multilink, molle ribassate, ammortizzatori specifici e barre antirollio più grandi. C’è anche il cambio manuale Getrag a sei marce, utilizzato nella E39 540i, ma con una frizione potenziata e un differenziale a slittamento limitato. Lo sterzo è più diretto ed è arricchito dal Servotronic, sensibile alla velocità e regolabile su due livelli tramite il pulsante Sport, che agisce anche sulle farfalle dell'acceleratore elettronico per una risposta più pronta.
Quotazioni in crescita. Sono finiti i tempi in cui si trovavano a 15-20 mila euro: adesso per un esemplare in buone condizioni ci vogliono attorno ai 28 mila euro (e oltre 40 mila per uno perfetto), e, in ogni caso, è assai difficile trovarne uno. Non c’è da sorprendersi, per molti è la M5 più bella mai realizzata.