Se il pensiero di una station wagon con un motore V10 da 5 litri dall’urlo lacerante sembra quasi assurdo, allora forse vale la pena di scomodare Erasmo da Rotterdam e il suo “Elogio della follia” perché la BMW non si è fatta alcun problema ad allestire, dopo aver saltato una generazione, questo genere di vettura. La M5 Touring E61 è infatti nient’altro che la sorella della berlina, della quale riprende ed esalta il look aggressivo, aggiungendo una nota di esclusività non comune.
507 CV per una station. Lanciata nel 2007, è forse una delle station wagon più incredibili mai realizzate, eppure teutonicamente razionale e ineccepibile sotto tanti aspetti: certo, già la berlina con un motore V10 da 5 litri, aspirato, capace di arrivare a 507 cavalli spingendosi fino a 8.250 giri al minuto, aveva lasciato tutti a bocca aperta, ma farlo su una station era, come dicono gli americani, “insane”. Per comunicare adeguatamente all’esterno che cosa celava il cofano motore, anche la Touring sfoggiava la stessa esuberanza estetica, fatta di linee nette, estrattori monumentali e aggressività sbattuta in faccia senza remore, infischiandosene della tipologia di auto di cui, almeno sulla carta, si trattava.
Velocissima e tecnologica. Una familiare che, con il pacchetto M Driver, poteva toccare i 305 km/h, era non solo qualcosa di inaudito, ma di semplicemente pazzesco, condito con uno 0-100 in 4.8 secondi e i 200 raggiunti in 14 secondi, oltre a un corredo tecnologico pensato per esaltare la sportività e la capacità di affrontare le curve con ferocia. Escludendo l’uso ludico del launch control e tralasciando la raffinatezza di un motore capace di vincere tutti i premi possibili, il salto generazionale aveva infatti portato, tra le altre cose, un sistema di sterzo diretto e un cambio sequenziale Smg Drivelogic a 7 rapporti con paddle al volante.
Aggressiva, ma versatile. Difficile pensare a un’auto capace di combinare velocità esplosiva e versatilità, eppure la BMW con la E61 c’è riuscita, offrendo un abitacolo comodo per cinque persone e un vano di carico che poteva passare da da 500 a 1.650 litri, più che sufficiente per una famiglia capeggiata da un padre con il piede pesante o con hobby ingombranti, tipo bicicletta o surf. Trazione rigorosamente posteriore, assetto con sospensioni regolabili elettronicamente su tre livelli di durezza (Comfort, Normal, Sport), pacchetto aerodinamico che aveva imposto la sostituzione dei fendinebbia con prese d’aria aggiuntive, oltre alla batteria di scarichi incastonati nell’estrattore posteriore: difficile immaginare qualcosa di più aggressivo.
Rarissima, ma non eccessivamente cara. I cerchi di lega M da 19 pollici erano la ciliegina su una torta estremamente esclusiva allora come adesso: sono solo 1.009 infatti gli esemplari prodotti in tre anni, rendendo la M5 Touring E61 una delle BMW più rare e ricercate. Ai tempi il prezzo era da brivido: 103.700 euro, ma adesso la si trova a circa la metà in ottime condizioni (e sui 33-35 mila in buone), andando però a pescare oltre confine. Considerato che oggi con quella cifra si possono comprare in genere auto di taglio turistico, difficilmente in grado diemozionare visceralmente, forse vale la pena di concedersi lo sfizio di un V10 per trasportare cane e bagagli.