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30/04/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
Carrozza sì, ma con un cuore elettrico
Il nome, e-Carriage, è già una dichiarazione di intenti. Costruita con qualche pezzo preso da carrozze d'epoca, Rolls-Royce e truck come il Ford "F-450", richiama stile e misure extralarge d'inizio secolo, ma sottopelle la banca organi è contemporanea e molto "eco": motore elettrico con batterie e autonomia moderna, sensori Gps e vetri elettrici che accompagnano bauletti in pelle del tempo che fu, tetto rimovibile e due panchette per sei passeggeri che favoriscono la conversazione.
30/04/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

Unisce la moderna tecnologia da auto elettrica a una carrozza da primi del Novecento. Si chiama e-Carriage ed è pensata per muoversi, per ora, al Central Park della Grande Mela.

Il nome, e-Carriage, è già una dichiarazione di intenti. Costruita con qualche pezzo preso da carrozze d'epoca, Rolls-Royce e truck come il Ford "F-450", richiama stile e misure extralarge d'inizio secolo, ma sottopelle la banca organi è contemporanea e molto "eco": motore elettrico con batterie e autonomia moderna, sensori Gps e vetri elettrici che accompagnano bauletti in pelle del tempo che fu, tetto rimovibile e due panchette vis-à-vis per sei passeggeri. Ci sono anche le cinture di sicurezza per rispettare le moderne normative di omologazione dell’NHTSA. Un esempio di contaminazione automobilistica degli ultimi 100 anni.

Non è la solita storia di un moderno Frankenstein a motore che unisce passato e futuro per volere o capriccio eccentrico di un eccentrico appassionato. Il prototipo e-Carriage, che gioca nel nome e nella sostanza sul concetto di carrozza elettrificata, è reale e ha fatto passerella nei giorni scorsi al New York Auto Show. Ironia della sorte, con lo sfondo dello stand Ford e dell'ultima "Mustang" a fare da contrasto. Il motore principale dell'iniziativa, esterno al prototipo ma grande contribuente finanziatore, è un'associazione di animalisti, la NyClass, che in passato ha anche sostenuto la campagna elettorale del sindaco De Blasio e che ora ha investito i dollari necessari, circa 1,3 milioni, per dare forma al sogno di sostituire solo i cavalli, siano essi viventi o scalpitanti dentro motori a scoppio, lasciando intatto lo spirito e il piacere della passeggiata in carrozza nel parco cittadino.

Idea non nuova in assoluto ma che pare ben declinata sia nell'esecuzione sia nel marketing, che vedrebbe New York dare esempio a tutto il mondo ponendosi all'avanguardia in tema di mobilità ambientale. Qui non manca nulla: forme evocative unite a motore elettrico, come elettrici sono i finestrini e altri accessori. E poi, quasi a fare da elastico temporale lungo un secolo, ci sono particolari hi-tech o tipici della mobilità ecosostenibile, vedi la presa elettrica nascosta sotto il muso. O, ancora, il Gps e i sensori piegati a una buona causa, quasi romantica: riducono automaticamente la velocità sotto le cinque miglia orarie nel momento in cui si entra nella zona di Central Park, replicando la tipica andatura delle carrozze tirate dai cavalli. E qui sta il punto. Di fatto, il progetto vuole insistere proprio sulla necessità ma anche assoluta fattibilità di “abbandonare” le carrozze a cavallo che ancora oggi sono in servizio e si muovono accompagnando alcuni dei 40 milioni di visitatori annuali del parco. Non a prezzi modici visto che mezz'oretta può costare anche 150 dollari.

La mente creatrice del progetto, lasciando da parte fini politici e idee personali sull'argomento, poggia sulle intuizioni di David Maderia, già ideatore del Le May Car Museum, e di Jason Wenig, specializzato in restauri di auto classiche, che invece ha curato design, sviluppi e piattaforma tecnologica.

La scheda tecnica parla di un peso massimo superiore alle tre tonnellate, necessario anche per dare spazio alle batterie, che offrono un'autonomia di circa 200 chilometri al motore elettrico (da 63 kW). Quanto basta per fare servizio tutto il giorno. La velocità massima raggiungibile, nel caso servisse, sfiora i 50 km/h. Oltre ai sei posti nelle panchette altri due passeggeri possono tenere compagnia al guidatore vicino ai comandi.

La distribuzione dei pesi è del 45% all’anteriore e del 55% al posteriore e i cerchi sono da 26 pollici. Ma davvero interessa a qualcuno? Il verdone tono su tono con il lime richiama i concetti "eco"; legno e particolari dorati, come il clacson a trombetta, riportano al 1909. Al contrario di spie e orologi della strumentazione, vintage all'apparenza ma contemporanee nelle indicazioni. In chiusura il prezzo, che in caso di piccola produzione destinata a sostituire le carrozze attualmente in servizio potrebbe scendere intorno ai 150.000 dollari per esemplare. Con la prospettiva di venderla anche ad altri grandi centri urbani. L'associazione si dice disponibile ad aiutare i conducenti con finanziamenti agevolati.

Luca Pezzoni

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