Né berline di lusso né ristoranti gourmet, ma due vecchi furgoni Mercedes riconvertiti a food truck. Così ad Anversa e dintorni si (ri)scoprono i sapori del mare.
Jan Kegels ha il physique du rôle del pescatore e, proprio come quello descritto da Fabrizio De André, anche lui ha “un solco lungo il viso come una specie di sorriso”. Oltre a una barba che, come recita la scritta sulla sua t-shirt, è da fisherman e non da hispster. Tutte le mattine ad Anversa, in Belgio, chi si sveglia presto per andare a comprare il giornale sul lungomare lo può incontrare mentre scarica il suo peschereccio dopo la battuta di pesca notturna.
Ristorante stellato? Sì, a tre punte. Là dove la sabbia incontra l’asfalto, ci sono i suoi due ristoranti. Identici e un po’ vintage, come piacciono oggi. Piuttosto piccoli, saranno lunghi cinque metri e larghi poco più di due. Con vista mare, si capisce, ma non solo: possono muoversi sulle loro ruote ogni qualvolta lo desiderano. E fare tappa persino a casa vostra, ammesso che abitiate nei paraggi.
Cucina itinerante e pony express. “Peschiamo il pesce, lo cuciniamo a bordo e lo portiamo a casa dei nostri clienti”. Così Jan Kegels riassume l’attività di Jean sur Mer, il servizio di food truck catering ad Anversa e dintorni che impiega due vecchi van Mercedes-Benz 508 D per la preparazione e la consegna del cibo a domicilio. “Ovviamente, chi lo desidera può ordinare un cartoccio di fritto misto e mangiarlo in spiaggia”, prosegue Jan, che passa dalla muta subacquea al grembiule da cucina con una certa disinvoltura. “Anche se”, ammette, “non ho il tocco magico di Peter, il nostro chef: è lui che rende i nostri piatti unici”.
Aperitivo in spiaggia. Ma cosa si mangia appoggiati al banchetto ribaltabile di questi vecchi van? Il menù è piuttosto ricco perché Jan, armato di fiocine, nasse e reti, cattura ogni giorno con le proprie mani una gran varietà di pesci e frutti di mare. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Consigli? Gli immancabili roll di pane con acciughe e le crocchette di gamberetti, due leggende in città. Ma la specialità della casa, il piatto forte che non potete non concedervi se fate una “puntatina” ad Anversa, è il “Kibbeling”, un must nella tradizione marinaresca olandese. Pesce bianco tagliato a pezzetti e fritto in pastella. A voi la scelta su come mangiarlo: come piatto, servito con salsa tartara, in un panino caldo – un fish burger da leccarsi i baffi – o come tacos, accompagnato da verdure fresche di stagione.
Due furgoni da Guinness. “I due Mercedes sono il cuore pulsante della nostra attività”, risponde Jan, che non ha dubbi: “senza di loro non sarebbe lo stesso”. Ieri mezzi in uso all’esercito olandese e a quello tedesco, oggi una specie di Mecca viaggiante per gli amanti del pesce: il successo di Jean sur Mer passa anche attraverso questi due vecchi ma arzilli van. “Sono instancabili”, confessa Jan, “non si fermano mai. Non farei cambio con nessun altro furgone del mondo”. Affidabili, quindi, e detentori di un record: nel 2010 sono stati i primi food truck ad approdare in Belgio. Sono finiti su tutti i giornali locali e, quasi senza accorgersene, hanno lanciato una moda; oggi, ad Anversa, non c’è cittadino che non li conosca. “Catturano sistematicamente gli sguardi dei passanti, il profumo che si diffonde dalle cucine fa il resto”, assicura Jan. Che guarda al futuro con ottimismo: “Possono macinare ancora migliaia e migliaia di chilometri. Voglio portare i sapori del nostro mare anche fuori dal Belgio”. E chissà che non gli venga voglia di fare una vacanza in Italia, prima o poi. Dai che qui da noi, Jan, di mare ce n’è un bel po’…