La Dolce Vita approda al Museo Svizzero dei Trasporti - Ruoteclassiche
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22/11/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla
Collezione Lopresto, la Dolce Vita al Museo Svizzero dei Trasporti
Verrà inaugurata il prossimo 29 novembre la mostra dedicata alla Dolce Vita, sotto i riflettori le spider Alfa Romeo della Collezione Lopresto.
22/11/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla

Il 29 novembre, presso il Museo Svizzero dei Trasporti di Lucerna, sarà inaugurata una mostra dedicata alla Dolce Vita: le protagoniste saranno le spider Alfa Romeo della collezione Lopresto.

Le convertibili del Biscione sono tra le auto che incarnano al meglio lo stile italiano del Dopoguerra: i modelli anni 50 e 60, come la Giulietta e la “Duetto”, hanno rappresentato non solo lo stato dell’arte del design automobilistico del tempo, ma anche i sogni di libertà e la spensieratezza tipiche del boom economico e tutt’oggi, con il loro grande fascino, evocano le suggestioni di quel periodo. In mostra ci saranno infatti alcuni prototipi e modelli preserie della collezione Lopresto; sotto i riflettori: il primo prototipo di Giulietta Spider presentato al Salone di Parigi del 1955, un esemplare di pre-produzione con un passato sportivo negli Stati Uniti, il prototipo di una Giulia Spider mai realizzata e il primo esemplare di 1750 Spider Veloce “Osso di Seppia”, telaio 0001. Oltre a queste auto, saranno esposte un esemplare preserie della Spider del 1993, l’ultima erede della dinastia “Duetto” e il prototipo Alfa Romeo 2600 Spider Ghia, proposta della Carrozzeria torinese per una Spider di alta gamma mai entrata in produzione.

Alfa Romeo Giulietta Spider Prototipo. Questo splendido esemplare venne realizzato da Pinin Farina sul telaio numero 0007 per promuovere il lancio della Giulietta Spider ai saloni di Francoforte e Parigi del 1955. In seguito, la Spider Prototipo approdò negli Stati Uniti, dove è stata usata come auto di prova per la stampa. Rispetto ai modelli di serie si distingue per alcuni particolari unici, come i rostri ai paraurti e il cruscotto dal disegno diverso.

Alfa Romeo Giulietta Spider Preserie.
L’Alfa Romeo Giulietta Spider, alla luce della sua indole sportiva, venne utilizzata anche nelle competizioni. Gran parte delle varianti allestite per le corse finirono negli Stati Uniti, dove vennero consegnati anche i primi esemplari della serie.
La vettura con telaio “0015” appartiene infatti a un esemplare di preserie, non del tutto definitivo: lo stesso preparato nel 1956 per partecipare alle gare dell’SCCA (Sports Car Club of America), con il quale corse il pilota Jim Lawrence.

Alfa Romeo Giulia GT Spider. Contemporaneamente al lancio dell’Alfa Romeo Giulia e della versione coupé Giulia GT, nei primi anni 60, la Casa del Biscione iniziava a pensare a una variante convertibile per sostituire la Giulietta Spider. La prima proposta è la Giulia GT di Bertone, con passo accorciato e capote in tela. Sulla base di questa versione, nel 1962, il Centro Stile Alfa Romeo studiò un nuovo frontale, su disegno di Ernesto Cattoni. In seguito, i vertici Alfa Romeo fermarono il progetto, lasciando spazio ad un altro capolavoro del design italiano: la Spider “Duetto” del 1966, disegnata da Pininfarina.

Alfa Romeo 1750 Spider Veloce Prototipo. Riallacciandoci alla Duetto, nella retrospettiva non mancherà anche il primo esemplare dell’Alfa 1750 Spider Veloce “Osso di Seppia” con telaio 0001, prodotto nel 1967.

Alfa Romeo 2600 Spider Ghia. Quando l’Alfa Romeo 2000 venne sostituita dalla 2600 a sei cilindri, l’Alfa Romeo commissionò alla Ghia la creazione di una Spider di alta gamma. Il prototipo, presentato nel 1962, si caratterizzava per le linee essenziali e moderne tracciate da Sergio Sartorelli. Nel frattempo, anche la carrozzeria Touring lavorava a una sua proposta, questa riprendeva invece le linee più classiche della 2000 Spider uscente e risultò la scelta definitiva per il modello di produzione.

Non solo Alfa. Durante l’inaugurazione della mostra e per alcune settimane a seguire, sarà svelata al pubblico l’Abarth 1000 Bialbero Record del 1965, recentemente restaurata da Lopresto per conto del proprietario.
Per maggiori informazioni e per partecipare all’inaugurazione: info@lopresto.it

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