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18/01/2001 | di Redazione Ruoteclassiche
COME PAGARE IL BOLLO
La nuova legge (342 del 25.11.2000 art.63) prevede un minibollo di 50 mila lire per le auto e di 20 mila per le moto con più di 30 anni in caso di circolazione su strada. Questo beneficio dovrebbe riguardare anche un ristretto numero di vetture con età compresa tra 20 e 30 anni, secondo un […]
18/01/2001 | di Redazione Ruoteclassiche

La nuova legge (342 del 25.11.2000 art.63) prevede un minibollo di 50 mila lire per le auto e di 20 mila per le moto con più di 30 anni in caso di circolazione su strada. Questo beneficio dovrebbe riguardare anche un ristretto numero di vetture con età compresa tra 20 e 30 anni, secondo un elenco che l'ASI è stata delegata a compilare. Ma a meno di due settimane dalla scadenza, questo elenco elenco non esiste ancora, con grande disappunto di quanti erano in fiduciosa attesa. Ma non finisce qui. Chi si reca agli sportelli dell'ACI per pagare il minibollo viene invitato ad andare alla Posta che, come è ben noto, non è collegata con gli archivi informatici e accetta tutti i pagamenti senza effettuare gli opportuni riscontri.

La prova sul campo Abbiamo voluto fare dei riscontri e ci siamo recati presso l'agenzia centrale dell'ACI di Marsala a Roma con il libretto di circolazione di una veterana per pagare il bollo forfettario di 50 mila lire. L'operatore allo sportello ci ha invitati ad andare a pagare alla Posta in quanto i loro terminali non erano ancora stati aggiornati per questi versamenti. Ci siamo allora recati alla direzione dei Servizi informatici dell'ACI dove un funzionario, con molta cortesia, ci ha ricevuti dandoci le opportune spiegazioni. I programmi sono in fase di aggiornamento con le nuove tariffe ma solo per le auto e moto di 30 anni di anzianità. Per quelli di 20 anni infatti l'ASI non ha ancora provveduto a compilare l’apposita lista.

L'imposta provinciale di trascrizione Un altro evidente errore che abbiamo segnalato alla Amministrazione finanziaria riguarda il pagamento di questa imposta che la citata legge (342/200) prevede nella misura ridotta di lire 100 mila per le auto e 50 mila per le moto che, è ben noto a tutti ma non al legislatore, non pagano tale imposta. Per fortuna, come ci è stato precisato all'ACI che gestisce ancora il PRA (Pubblico Registro Automobilistico), si sono accorti dell'errore e hanno impartito istruzioni perché il tributo non sia versato per le moto in caso di trascrizione. Se le agenzie di pratiche disinformate operano diversamente possono essere invitate, ci è stato assicurato, a contattare gli uffici centrali del PRA che hanno impartito apposite istruzioni alle delegazioni provinciali.

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