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19/10/2010 | di Redazione Ruoteclassiche
CON DUE CLASSIFICHE GLORIA PER TUTTI
Alla 10a edizione del Trofeo Lumezzane, tra gli appuntamenti più impegnativi del campionato italiano, erano presenti i regolaristi più forti. “Abbiamo stabilito il record di partecipazione, con più di 150 auto e ben 16 top driver”, ha commentato l’organizzatore Giampiero Belussi. Pur di non mancare, Giuliano e Lucia Canè sono arrivati in Valgobbia a tarda […]
19/10/2010 | di Redazione Ruoteclassiche

Alla 10a edizione del Trofeo Lumezzane, tra gli appuntamenti più impegnativi del campionato italiano, erano presenti i regolaristi più forti. "Abbiamo stabilito il record di partecipazione, con più di 150 auto e ben 16 top driver", ha commentato l'organizzatore Giampiero Belussi. Pur di non mancare, Giuliano e Lucia Canè sono arrivati in Valgobbia a tarda ora, dopo aver tagliato il traguardo della "Coppa d'Oro" e aver viaggiato di notte da Cortina. "'Lumezzane' è la corsa bresciana più tecnica - spiega Canè, vincitore lo scorso anno - e non potevamo deludere i tanti amici che abbiamo qui".

Domenica 5 settembre il programma prevedeva partenza (e arrivo) da piazza Portegaia. Punto di forza del "Trofeo" è da sempre il percorso di circa 250 km, disegnato da Sandro Ghidini, alla scoperta dei luoghi più affascinanti del territorio bresciano, salendo in montagna e costeggiando quattro laghi - Idro, Valvestino, Garda e Iseo - per poi attraversare la pianura e le colline della Franciacorta. In omaggio alle edizioni storiche del "Trofeo", dal 1954 al 1967, il tracciato contempla ogni anno tratti dell'epico campionato bresciano, come la famosa salita al Colle Sant'Eusebio. Gli organizzatori di LumeEventi hanno abbinato al "Trofeo" la Coppa Pam, in memoria del pilota lumezzanese Marsilio Pasotti, e la Coppa d'Oro Avis, ente al quale tutti gli anni è destinata parte degli incassi.

Peculiarità della gara è la doppia classifica: il Trofeo Lumezzane è assegnato al vincitore della classifica "Top Car", stilata assegnando coefficienti tecnici alle vetture, mentre la classifica generale, valida per il campionato, tiene conto solo delle penalità.Una scelta che soddisfa sia i proprietari delle vetture più datate sia i perfezionisti del cronometro. Renato Bruschi, vincitore del "Trofeo" con Walter Rigoletto spiega: "Vincere con un'Amilcar '1100' del 1927 una gara come questa, con prove lunghe e tirate, percorso tortuoso e continui saliscendi, offre sensazioni impagabili". Dietro ai due piemontesi si sono classificati i bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini, su Fiat "Balilla Coppa d'Oro" del 1934, e i Canè su Lancia "Aprilia" del 1938. Pierluigi e Laura Fortin hanno bissato la vittoria del 2009 nella classifica a penalità, davanti a Maurizio Rampello e Stefano Migliorati, su "Mini Cooper".

"Con auto più anziane partecipo ad altre gare" spiega Fortin. "Dove conta il tempo preferisco vetture più agili, come la Fiat '600' dello scorso anno o l'A112 Abarth' di questa edizione". Scelta condivisa da Giovanni Moceri (terzo), pilota delle anteguerra del museo Alfa Romeo, in coppia con Daniele Bonetti: "Questa è una gara difficile, più divertente alla guida della mia Alfa 'GT Junior' del '67". Il medico palermitano, per presenziare, ha preso un aereo sabato pomeriggio finito il turno in ospedale, rinunciando alle premiazioni per presentarsi in corsia il lunedì mattina.

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