Concorso di Eleganza Città di Trieste: la Best of Show è una Ferrari - Ruoteclassiche
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23/05/2022 | di Gaetano Derosa
Concorso di Eleganza Città di Trieste: la Best of Show è una Ferrari
Si è concluso nella giornata di ieri, presso l’affascinante parterre di Piazza Unità d’Italia, la seconda edizione del Concorso d’Eleganza Città di Trieste, manifestazione riservata ad auto costruite dal 1910 al 1979.
23/05/2022 | di Gaetano Derosa

Si è concluso nella giornata di ieri, presso l’affascinante parterre di Piazza Unità d’Italia, la seconda edizione del Concorso d’Eleganza Città di Trieste, manifestazione riservata ad auto costruite dal 1910 al 1979.

Organizzato da Club ACI Storico, ACI Trieste, AAVS – Associazione Amatori Veicoli Storici e Comune di Trieste con il patrocinio di ACI e Regione Friuli Venezia Giulia, il Concorso si è svolto con la divisione delle auto in sette categorie a seconda del decennio di fabbricazione. Requisito numero uno delle auto ammesse a questa edizione, è stata la sportività. Le auto sportive ammesse, infatti, sono state infatti vetture a due o quattro posti con carrozzeria aperta o chiusa, che non dovevano necessariamente aver partecipato a corse, ma che siano state in grado di incarnare per linea, per tecnica, e storia, la tendenza alla guida sportiva.

Una giuria di qualità. A presiedere la giuria del Concorso d’Eleganza di Trieste, il presidente di ACI e ACI Storico, Angelo Sticchi Damiani, coadiuvato da Ugo Isgrò dell’Associazione Amatori Veicoli Storici, Maria Bussolati (Direttrice del Museo Mille Miglia), Lorenzo Boscarelli (presidente dell’Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile), David Giudici, direttore di Ruoteclassiche, Youngtimer e Auto Italiana e il supporto tecnico-storico di Dino Cognolato, fra i più famosi restauratori a livello mondiale e Gaetano Derosa, vice caporedattore di Ruoteclassiche, è stato chiamato a valutare le auto in concorso e a decretare i vincitori delle sette classi di età, nonché il Best of Show. La giuria, oltre al grado di originalità, allo stato di conservazione e/o alla qualità del restauro, ha tenuto in considerazione il design, l’armonia degli schemi, dei colori, l’eleganza della tappezzeria, la correttezza degli equipaggiamenti accessori, la conformità del vano motore, l’efficienza meccanica e il palmarès sportivo.

La classifica. Best in Class anni 10: Cadillac 30 Touring 4C 30HP del 1910; Best in Class anni 20: Bugatti Type 39 Grand Prix del 1925; Best in Class anni 30: Alfa Romeo 6C 1750 GT Berlinetta Aerodinamica tipo Mille Miglia del 1931; Best in Class anni 40: Lancia Aprilia Berlinetta Superleggera “Turinga” del 1945; Best in Class anni 50: Ferrari 212/225 Le Mans Touring del 1951; Best in Class anni 60: Bizzarrini 5300 GT Strada del 1968; Best in Class anni 70: Lamborghini Miura P400 SV del 1971. La Dino 206 GT del 1967 si è aggiudicata il Premio Speciale del Pubblico. La Ferrari 212/225 Le Mans Touring ha vinto il Trofeo “Concorso di Eleganza Città di Trieste” come Best of Show.

La Indian di Munro. Molto gettonata dal pubblico la replica della motocicletta Indian Scout del 1920 di Burt Munro che ha ispirato la nota pellicola “Indian – La grande sfida”, esposta presso lo stand ACI Storico (che continua la sua attività anche nel settore moto) in Piazza Unità d’Italia. Herbert James Munro, detto Burt, pilota motociclistico nato nel 1899 a Invercargill (Nuova Zelanda), riesce alla veneranda età di 68 anni a coronare il suo sogno di battere un record di velocità con una Indian Scout da lui stesso personalizzata e modificata, un vero capolavoro di alto artigianato. Il primato viene ottenuto a Bonneville, nello Utah, dove Munro vola a una velocità di ben 183 miglia orarie (quasi 300 km/h).

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