Coppa della Perugina, una corsa al bacio - Ruoteclassiche
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06/05/2019 | di Gaetano Derosa
Coppa della Perugina, una corsa al bacio
Trentunesima edizione della Coppa della Perugina: doveva essere all’insegna della pioggia, e invece ha vinto il sole, perlomeno per tre quarti dell’evento.
06/05/2019 | di Gaetano Derosa

Trentunesima edizione della Coppa della Perugina: doveva essere all’insegna della pioggia, e invece ha vinto il sole, perlomeno per tre quarti dell’evento.

Sono stati ben 130 gli equipaggi che hanno preso parte alla rievocazione storica della gara che nacque nel 1924 come prima corsa di velocità in circuito disputata Umbria, voluta da un appassionato Giovanni Buitoni, il giovane rampollo della famiglia proprietaria della Perugina.

È sempre un piacere. Nelle tre giornate dell’evento, che vede tra i partner anche Eberhard&Co., si sono alternati diversi momenti di abilità, cultura e divertimento: da sempre l’obiettivo principale dell’organizzazione è quello di lasciare un piacevole ricordo nei partecipanti, che sono considerati a tutti gli effetti gli “ambasciatori” della Coppa della Perugina in Italia e nel mondo.

Panorami mozzafiato. Il “via” è stato dato dagli organizzatori presso la concessionaria Ferrari della famiglia De Poi, a Ellera Umbra. Il percorso, molto bello, ha portato gli equipaggi ad affrontare nella prima giornata le strade panoramiche verso Castiglione del Lago, uno dei borghi più belli d’Italia che offre una vista panoramica davvero ineguagliabile: da un lato lo sguardo abbraccia tutto il lago Trasimeno e Cortona, dall’altro Panicale, Città della Pieve e le colline intorno a Chiusi fino al Monte Amiata. Poi le auto hanno fatto una sgambatina, molto gradita, nel circuito di Magione.

Il benvenuto di Perugia. Nella giornata successiva il momento clou è stato la visita a un altro splendido borgo dell’Umbria, il castello di Titignano, per poi raggiungere la splendida Orvieto. Nel pomeriggio un affollatissimo corso Vannucci a Perugia ha salutato l’arrivo dei 130 equipaggi. Molto applaudite soprattutto le auto anteguerra, tra cui spiccavano tre Alfa Romeo da urlo: la RL Targa Florio del 1924 di Venanzio Fonte, la 8C del 1932 di Mauro Bompani e la 6C 1750 GS di Francesco Bonfanti del 1933.

And the winner is… Nell’ultima giornata la classica visita allo storico stabilimento della Perugina ha letteralmente “deliziato” i concorrenti. Per la cronaca, i vincitori della classifica post anni 30 sono stati Valentini-Valentini su Fiat 600 preparata Cisitalia del 1956, mentre per le auto anni 30 ha prevalso Beccerica-Foglia su Lancia Lambda del 1927.

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