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09/11/2015 | di Redazione Ruoteclassiche
Corsi di restauro, insieme Aci e Salesiani
Salvaguardare il patrimonio delle auto storiche significa creare non solo cultura su questo tema, ma realizzare anche qualcosa di concreto per fare in modo che si crei un ricambio generazionale a coloro che sono specializzati nel restauro delle vetture da collezione. Questo è il principio ispiratore di una iniziativa di Cnos-Fap, che ha organizzato un corso triennale di formazione professionale rivolto a ragazzi in età scolare.
09/11/2015 | di Redazione Ruoteclassiche

Salvaguardare il patrimonio delle auto storiche significa creare non solo cultura su questo tema, ma realizzare anche qualcosa di concreto per fare in modo che si crei un ricambio generazionale a coloro che sono specializzati nel restauro delle vetture da collezione. Questo è il principio ispiratore di una iniziativa di Cnos-Fap (Centro nazionale opere salesiane – Formazione e aggiornamento professionale), che ha organizzato un corso triennale di formazione professionale rivolto a ragazzi in età scolare e un corso di specializzazione di 300 ore per lo sviluppo di competenze nel restauro di auto storiche. I corsi, avviati a settembre scorso, si tengono presso l’Istituto salesiano Teresa Gerini in via Tiburtina 994 a Roma, in zona Rebibbia.

L’Automobile Club d’Italia, attraverso il suo Presidente Angelo Sticchi Damiani, ha immediatamente aderito all’iniziativa, non soltanto fornendo il patrocinio di Aci Storico, ma partecipando direttamente all’iniziativa con tutte le strutture di attività e servizi del sodalizio, e anche garantendo la possibilità di usufruire di stage che integrano la formazione in aula e periodi di apprendistato presso la rete di officine meccaniche del circuito Aci.

L’Aci, come ha confermato direttamente a Ruoteclassiche il Presidente Sticchi Damiani, sta svolgendo un’intensa attività di “lobbying” presso le Istituzioni, per favorire lo sviluppo dell’iniziativa dei Salesiani: “Stiamo parlando con il Ministero della Pubblica Istruzione, perché dia il suo sostegno allo sviluppo sistemico della formazione sul restauro delle auto storiche. L’obiettivo da noi promosso è fare in modo che tutti i principali istituti tecnici che operano nell’ambito della meccanica e della carrozzeria possano proporre questo percorso di accrescimento delle competenze. Con questa iniziativa, infatti, si sperimenta un nuovo modello di interazione tra l’istruzione, la domanda e l’offerta di lavoro. È un’ottima soluzione per il cronico problema dei giovani che non riescono a inserirsi nel mercato delle professioni”.

Come ha sottolineato il Segretario nazionale del settore Automotive di Cnos-Fap Matteo D’Andrea, “in Italia operano 8000 officine specializzate nel restauro (circa il 10% del totale degli operatori, ndr), ma il ricambio generazionale di manodopera qualificata non è stato finora garantito, sia per gli elevati livelli di esperienza richiesti, sia per la quasi totale assenza di corsi specifici di formazione professionale”.

Marco Di Pietro

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