De Tomaso P72: fascino rètro, DNA De Tomaso. - Ruoteclassiche
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14/01/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla
De Tomaso P72: fascino rètro, DNA De Tomaso.
La De Tomaso P72 verrà venduta dalla concessionaria olandese Louwman Exclusive, aperte le prevendite per i 72 esemplari.
14/01/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla

Utrecht, Paesi Bassi, 12 dicembre 2019. La a De Tomaso P72 sarà realizzata in una serie limitata di 72 esemplari ed è già ordinabile presso la concessionaria olandese “Louwman Exclusive”.

Svelata lo sorso aprile 2019 a Goodwood, durante il Festival of Speed, la De Tomaso P72 ha fatto parlare di sé sin da subito, le sue curve mozzafiato, (sulla falsariga della superba Ferrari P4) onorano la DeTomaso-Shelby P70 del 1965.
La P72 non rimarrà un esercizio di stile fine a sè stesso: la De Tomaso ha annunciato il suo rilancio con la produzione di 72 esemplari in serie limitata, già ordinabili.

Controcorrente. Ryan Berris, Direttore Generale e Responsabile del Marketing De Tomaso, chiarisce subito il significato storico della P72: l’intento della De Tomaso non è produrre l'auto più veloce o più potente del Mondo per raccogliere notorietà mediatica. La De Tomaso P72 ripercorre le origini del Marchio. Chi acquista la P72 si riconosce in quella schiera di appassionati della storia dell’automobilismo, gentlemen drivers e connoisseurs amanti della guida come esperienza più che della performance assoluta. In quest’ottica la P72 sarà offerta esclusivamente con il cambio manuale a 6 marce sviluppato da De Tomaso.

Cuore americano. Lo spirito originale De Tomaso rivive sulla P72, alimentata oggi come allora da un V8 di origine americana. I propulsori di derivazione Ford hanno fatto parte del DNA De Tomaso fin dall'inizio. Nello specifico troviamo un 5 litri accreditato di 700 cv e 825 Nm di coppia disponibile con carburante da 91 ottani. Il motore, che raggiunge i 7.500 giri/min con una curva di potenza lineare, esalta la purezza dell’esperienza di guida. Il propulsore è frutto della collaborazione tecnica tra De Tomaso Automobili e la nota società di ingegneria Roush Performance. Questa azienda americana, specializzata nell'elaborazione meccanica, è stata coinvolta nello sviluppo di motori ad alte prestazioni come il V8 della Ford GT del 2005 e il V6 dell’ultima Ford GT (dal 2017). Il V8 della De Tomaso P72 utilizza quindi una base Ford collaudata, che ha superato un complesso processo di validazione, a garanzia della fornitura dei componenti post-vendita e una base di omologazione OEM. Tutto ciò nel rispetto delle normative vigenti, relative alle emissioni e alla durata per l’utilizzo nei mercati statunitensi ed europei.

Insieme dal principio. Il rapporto tra Alejandro De Tomaso e Ford iniziò nel 1963, per lo sviluppo della prima automobile stradale, la Vallelunga (1963). Si trattava di una GT a motore centrale basata sulla Ford Cortina. Dopo la Vallelunga, De Tomaso collaborò con Carroll Shelby sulla P70, dotata anche questa di un motore Ford V8. Segue poi la De Tomaso Mangusta (1966), ma sarà la Pantera (1970) a decretare il successo del Marchio. Anche le lussuose Deauville (1971-1985) e la Longchamp (1972-1986), così come la Guarà (1993-2004) sono spinte da motori di derivazione Ford. Non è un caso, infatti, che nel 1970 la Casa dell’Ovale Blu acquisì una partecipazione azionaria di maggioranza in De Tomaso e la conservò per diversi anni.

Il canto del V8. Per la De Tomaso P72 è stata messa a punto anche una sonorità unica e distintiva, per renderla immediatamente riconoscibile tra le altre supercar V8. Il suono rimanda direttamente alle American Muscle degli anni '60 in questo caso rielaborate con delle tonalità persino setose e ricercate. Una musica che emoziona il pilota ed ammalia chi la incontra per strada. A questo scopo, i tecnici hanno ridotto al minimo qualsiasi “interferenza” proveniente dalla sovralimentazione per garantire il feeling di un’aspirazione naturale. Lo si percepisce sin dalla prima messa in moto, accompagnata da una musica d’altri tempi: l’accensione di una De Tomaso P72 riporta indietro nel tempo, esattamente come se si fosse nel 1966, sulla griglia di partenza della 24 ore di Le Mans.

Tra retrò e modernismo. Il telaio della De Tomaso P72 è in fibra di carbonio e viene realizzato a mano mentre la carrozzeria è di ispirazione classica ed evoca forme sensuali. L'interno, dichiaratamente rètro, riprende il layout dei prototipi anni '60 e '70: qui ritroviamo i tipici strumenti circolari ed analogici; le finiture si caratterizzano per gli inserti in rame lucidato ed i rivestimenti in pelle cucita a diamante. Il cambio con griglia e leveraggi a vista è uno dei protagonisti assoluti dell’abitacolo. De Tomaso definisce la sua P72, "una moderna macchina del tempo".

L’ esclusiva. La Louwman Exclusive, è la concessionaria leader nei Paesi Bassi per la vendita di auto di lusso, ed è il brand di punta del Gruppo Louwman. Nello showroom troviamo marchi di prestigio: dalle produzioni fuoriserie come Brute (elaborazioni su base Jeep), Minotto (barchetta artigianale dalle linee vintage) e TVR ai grandi nomi come Maserati, McLaren, Morgan, Lamborghini, Bentley, Rolls-Royce oltre alla De Tomaso, appunto. Considerando che l’unica concessionaria si trova a Utrecht, Arjen van Beek, Direttore Generale della rinomata realtà olandese, assicura che i clienti potranno usufruire di un servizio di presa e consegna con i cosidetti ‘flying doctors”, tecnici altamente specializzati che intervengono in loco in caso di necessità ed assistenza. Il prezzo di vendita provvisorio della P72 De Tomaso è stato fissato a 750.000 euro (imposte escluse). I primi esemplari, dei soli 72 previsti, saranno disponibili in Europa nell’ ultimo trimestre del 2020 ma sono già ordinabili presso la Louwman Exclusive.

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