Mezzanotte, Forte dei Marmi ha da poco cominciato la sua movida notturna, quando le due pur arzille sessantenni di #DolceVitadEstate – la Lancia Aurelia B24 della Collezione Lancia e l’Alfa Romeo Giulietta Spider della Collezione Quattroruote – si avviano verso il garage dell’albergo. La giornata, per entrambe, era cominciata all’alba; sulle strade per Cambiano (Torino), sede storica della Pininfarina, dove tutte e due erano state concepite e sviluppate, nel lontano 1955. A riceverle per un rapido saluto e il buon viaggio di rito è il Presidente Paolo Pininfarina in persona. Una foto di gruppo, poi via, la strada è lunga, e le “bimbe” non sono abituate a macinare centinaia di chilometri a medie da autostrada.
Prima tappa, Santa Margherita Ligure, già affollata di villeggianti. Il sole picchia duro e gli equipaggi sono in lieve ritardo sulla tabella di marcia. Contavamo di arrivare sul lungomare attorno a mezzogiorno, ma quando spegniamo i motori e ci schieriamo nell’area attrezzata che ci è stata riservata, è la una passata. Eppure, nonostante la canicola, i curiosi che si affollano intorno alle due macchine sono tanti: qualcuno ricorda, qualcun altro fa domande e si spertica in lodi. “Non si fanno più macchine così” si lamenta un attempato signore che si dichiara alfista da sempre, ma non lesina un “chapeau” all’Aurelia.
Del resto, Franco Martinengo, direttore del Centro Stile Pininfarina dal 1952 al 1972 amava dire: “Quando vedi una Aurelia B24 non ti basta guardarla, avresti voglia di toccarla”. E a Santa sono in tanti ad allungare le mani…
Qualcuno, più venale, chiede il valore dell’una e dell’altra; alla nostra risposta, trasecola. “Davvero la Lancia è quotata un milione di euro? Beh, non l’avessi saputo, sarei stato indeciso su quale scegliere, perché sono tutte e e due uno spettacolo!“. Anche chi passa di fretta scatta un selfie all’una e all’altra. Senza fare differenze, stregato solo dal fascino che che sanno entrambe esprimere. A “Santa” la dolce vita era di casa né più né meno che a Via Veneto a Roma: lungo la strada panoramica che porta a Paraggi e Portofino, sfiliamo davanti al Covo di Nord Est, luogo simbolo delle estati glamour degli anni cinquanta e sessanta, frequentato dal bel mondo che aveva lo yacht alla fonda nella baia di Portofino (Agnelli, Rizzoli, Barclay, Mondadori, Onassis)…
Alle quattro di pomeriggio si riparte. Ci aspetta Forte dei Marmi, dove al calar della sera, davanti al Costes, è in programma un incontro con altri collezionisti. Sono già lì, quando arriviamo noi con le “bimbe”: sono due splendide Aurelia B24, una arrivata su strada da Brescia, l’altra su bisarca da Lodi. Quest’ultima, verde acqua, è addirittura una delle due usate per le riprese del film “Il sorpasso”. Apparteneva a un collezionista siciliano, che l’ha fatta esporre per lungo tempo al Museo Nicolis, prima di rivenderla quattro anni fa all’attuale proprietario. Carrozzeria e interno sono ancora quelli originali, conservati in ottime condizioni; la meccanica invece ha subito un minuzioso restauro. Ma è il suo clacson a renderla inconfondibile, con lo stesso motivetto sfrontato con cui Gassman chiedeva strada nella pellicola di Dino Risi.
Attorno c’è un bel movimento: soprattutto giovani, decisi a fare le ore piccole. Ma le tre Aurelia e la Giulietta sono tutto fuorché a disagio. Attirano sguardi, fotografie, commenti entusiastici. La festa va avanti a suon di musica sparata a tutto volume dal dj del Costes. Ceniamo, lieti di avere con noi un personaggio straordinario: Fiamma Breschi, che fu la compagna del pilota Luigi Musso e molto vicina alla figura di Enzo Ferrari nonché profonda conoscitrice delle vicende del Cavallino (le dedicheremo presto un articolo sul prossimo numero di Ruoteclassiche). Tra una chiacchiera e l’altra, si tira quasi mezzanotte e c’è chi deve tonare a Lodi e a Brescia. Noi in garage. Perche il nostro tour non è che al primo giorno…
Dario Tonani