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Dolce Vita d’Estate, il secondo giorno

Sulle strade – panoramiche o di periferia – del film “Il sorpasso” e  lungo quelle illuminate e glamour della dolce vita romana: il nostro tour #DolceVitadEstate ha sempre avuto, fin dall’inizio, due anime. La frazione di ieri si  è concentrata sulla prima: quella che ha come protagonista – un po’ dannata – la Lancia Aurelia B24 Spider del film di Dino Risi (1962), con un Vittorio Gassman insuperabile (è proprio il caso di dirlo) sia sulla strada che in “cafonaggine”.

La tappa comincia dall’ultima tragica scena dell’Aurelia che precipita giù dalla scarpata e si abbatte sugli scogli con a bordo il mite e ingenuo Jean-Louis Trintignant/Roberto Mariani. Siamo a Calafuria, una manciata di curve panoramiche a picco sul mare, un saliscendi con tratti veloci dal quale, nelle giornate limpide come ieri, si gode la vista della Corsica, dell’Elba e di Capraia all’orizzonte.

La temperatura sfiora i 35 gradi, tanto che anche le nostre “bimbe” accusano il caldo. Ogni tanto conviene spalancare il cofano motore e farle riposare. L’Aurelia improvvisamente non sale di giri, per cui occorre intervenire procedendo per esclusione: le candele e le puntine platinate sono okay, viene quindi sostituita la calotta e si verifica che la benzina arrivi al carburatore. Il problema però persiste. In realtà, l’inconveniente è causato da due getti del massimo che è necessario pulire alla vecchia maniera: con una bella soffiata.

Una mezzoretta, con i ritmi rilassati delle nostre “bimbe” accaldate, e arriviamo ai Bagni Ausonia di Castiglioncello, dove furono girate le riprese dell’incontro di Vittorio Gassman/Bruno Cortona con la figlia Catherina Spaak/Lilly Cortona. Qui incontriamo la signora Ilaria, che gestisce lo stabilimento balneare da anni, e ci racconta di quando Catherine Spaak, allora diciasettenne, arrivava sul set col fidanzato, piottosto geloso.

Avevo 18 anni quando feci da comparsa nella scena in cui Gassman gioca a ping pong con il fidanzato della figlia” ci ricorda Niccolò,  73 anni. “La trouppe e gli attori, tutti simpaticissimi, soggiornavano nell’hotel gestito dai miei genitori. Ricordo però che Gassman era il più… come dire? Sfrontato. Lo sa come s’intitolava il film in francese?” mi chiede a tradimento. “Le Fanfaron! Non trova che i cugini d’Oltralpe abbiano azzeccato con una sola parola la natura di Bruno Cortona?“. Come non essere d’accordo. Ma Nicolò ne ha anche per la Giulietta Spider. “Ne avevo una uguale”  ci spiega, “ricordo il cassettino, era una seconda serie. Proprio nell’anno in cui Dino Risi venne qui da noi a girare ‘Il sorpasso’ fui bocciato all’esame di maturità e mio padre, per consolarmi, me ne regalò una“. Altri tempi, altri padri…

Con unpizzico di emozione ci rimettiamo al volante per percorrere, nel tardo pomeriggio, la strada dei cipressi di Bólgheri di carducciana memoria. Poi via verso Civitavecchia, meta della seconda tappa. Roma è solo a un giorno di distanza, e dobbiamo cambiare film. Ci aspetta “La dolce vita”…

testo di Dario Tonani

foto di Alessandro Barteletti

 

 

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