Il re e la regina viaggeranno, nel giorno dell’incoronazione, il 6 maggio 2023, da Westminster Abbey a Buckingham Palace su due carrozze. Una moderna: la Diamond Jubilee State Coach costruita nel 2014 per il Giubileo della regina Elisabetta II. È ovviamente alla sua prima incoronazione. Il ritorno dall’abbazia a Buckingham Palace, invece, sarà sulla magnifica (ma scomodissima, stando alle testimonianze dei precedenti reali) Golden State Coach. Realizzata nel 1762, ha sempre accompagnato le maestà in tutte le incoronazioni dal 1831.
Il corteo reale. Il viaggio d’andata sulla Diamond Jubilee State Coach si snoderà per 2,1 km (la regina Elisabetta fece un tragitto di 8 km): il corteo percorrerà il Mall, il vialone alberato davanti a Buckingham Palace, poi, attraverso l’Admiralty Arch, arriverà a Trafalgar Square, al Whitehall fino a Parliament Square, proprio davanti all’abbazia.
Andata. Questa prima carrozza è la Diamond Jubilee State Coach. La più recente tra le carrozze reali, realizzata in Australia per celebrare il giubileo di diamante della regina Elisabetta: fu usata la prima volta il 4 giungo 2014 per la cerimonia annuale di apertura del Parlamento. È lunga più di cinque metri, pesa tre tonnellate ed è trainata da sei cavalli. È nera con decorati gli emblemi della Corona britannica. E, a scanso d’equivoci, è moderna a tutti gli effetti: ha telaio d’alluminio, aria condizionata, finestrini elettrici e sospensioni idrauliche. Quindi è comodissima (non come la veterana del Coronation Day). I pannelli dell’interno sono fatti di legno recuperato in cento luoghi storici della Gran Bretagna: da edifici come il Castello di Balmoral, la Osborne House sull’Isola di Wight, la Cattedrale di Canterbury, Westminster Abbey... Ma anche da imbarcazioni storiche, come la Mary Rose, la nave ammiraglia della flotta britannica nel Cinquecento. I corrimano, per esempio, sono fatti con parti di legno del Royal Yacht Britannia; i telai dei finestrini, poi, sono di legni del castello gallese di Caernarfon, dell’edificio al numero 10 di Downing Street e della base antartica del Capitano Scott e di Sir Ernest Shackleton. E c’è anche un frammento dell’abito di Florence Nightingale (la donna inglese considerata la madre dell’assistenza infermieristica in epoca vittoriana). La corona dorata sull’estremità della carrozza è scolpita nel legno di quercia del settecentesco vascello HMS Victory: può fare da supporto per una telecamera e filmare il viaggio.
E ritorno. Incoronati re e regina, Carlo e Camilla saliranno su uno dei capolavori della Corona: la Gold State Coach. Costruita nel 1762, fu usata dalla regina Elisabetta il giorno della sua incoronazione nel 1953 ed è stata vista l’ultima volta per i 70 anni di regno della mamma di Carlo. La “sua” prima incoronazione, invece, fu quella di William IV nel 1831. La carrozza, incredibilmente solenne e scintillante, è lunga 7 metri, alta 3,6, pesa 4 tonnellate ed è trainata da otto cavalli. Visto il peso, procede lentissima. I pannelli che la ricoprono sono decorati con divinità della mitologia di Roma antica. Colpiscono le spettacolari sculture dorate, inclusi i tre cherubini sul tetto che rappresentano l’Inghilterra, la Scozia e l’Irlanda. Sopra ogni ruota, svettano le figure massicce dei Titani. La carrozza non è d’oro, ma è di legno ricoperto da uno strato dorato. L’interno è tappezzato di lini e sete. Più vecchie della Gold State Coach, restano solo altre due carrozze della Corona.