Le auto storiche provenienti dall'estero non sfuggono alla morsa dell'ecotassa: al momento della reimmatricolazione in Italia, saranno soggette all'imposta come previsto dalla nuova Legge di Bilancio.
L’auto storica non è sempre uguale. Più precisamente, non è uguale, pur a parità di marca, modello, versione e anno di immatricolazione, se è già immatricolata in Italia oppure se arriva dall’estero, Paesi UE compresi. Perché? Perché se la macchina che sognate o che avete intenzione di acquistare (avete già acquistato) arriva da oltre confine sarà soggetta dal prossimo mese di marzo all’ecotassa di recente approvazione.
Tassata se arriva dall'estero. La nuova Legge di Bilancio prevede, infatti, che tutti i veicoli di categoria M1 già immatricolati in un altro Paese, anche della Comunità Europea, dovendo essere comunque reimmatricolati in Italia, siano tenuti senza eccezioni al pagamento dell’ecotassa. Dunque, auto d’epoca comprese.
Ancora dubbi sull'entità dell'imposta. Al momento, non è stato determinato quanto dovrà essere corrisposto dai "felici" possessori di auto storiche di provenienza straniera, in quanto non si sa a quale delle quattro categorie previste dalla Legge di Bilancio in materia di emissioni di CO2 (calcolate in grammi al chilometro) debba rientrare un’auto priva del dato sulle emissioni di CO2. Si riterrà “a forfait” che appartengano tutte alla categoria massima? Forse sì, forse no.
Più consumano, più pagano. Legittimi dunque i dubbi sull'applicabilità immediata della norma, anche se i dati sul consumo omologato per motori benzina e diesel, elaborati attraverso una semplice formula matematica, consentono di calcolare le quantità di CO2 immesse nell'atmosfera: un litro di benzina produce 23,8 grammi di anidride carbonica al chilometro, contro i 26,5 generati da volume equivalente di gasolio. Prendiamo, per esempio, la Ford Mustang nella foto, dotata di un motore V8 a benzina, una tipica auto da cercare (e acquistare) all'estero, magari oltreoceano: percorre in media 5,5 chilometri con un litro di benzina. Facile calcolare l'entità delle emissioni nocive e, quindi, dell'importo dovuto allo Stato...
Conviene ancora cercarla all'estero? Si tratterebbe, in generale, di un esborso che potrebbe facilmente vanificare un eventuale risparmio ottenuto proprio allargando la ricerca dell’auto storica al di fuori dei confini nazionali. Un giochetto da 2500 euro al massimo… Ovviamente anche questo non è uno scherzo: leggete i commi 618 e 619 della Legge di Bilancio.