Più simile alla Bat-Mobile che ad altre auto presenti sul mercato la Efini Mazda RX7 si distingueva oltre che per il design - futuristico ancora oggi - per il motore Wankel 1.300 Biturbo da oltre 250CV. Analizziamo la replica in scala 1:18 della Autoart.
Ricerca dei dettagli. Realizzato con cura maniacale, colpisce per la verniciatura, un nero lucido dato perfettamente sulla carrozzeria metallica, tutta apribile per permettere un viaggio esplorativo completo alla ricerca dei dettagli anche più nascosti. Aprendo il cofano ci troviamo davanti a uno dei motori più dettagliati per un modello di fascia medio alta, un insieme di parti molto rifinite e complete. Altri pezzi forti sono sicuramente i fari anteriori a scomparsa e quelli posteriori dalla trasparenza cristallina.
Scarpe tedesche. Dall’altissimo alettone alziamo il portellone posteriore per accedere al baule, ben rifinito compreso di cappelliera anch’essa mobile. Ogni linea di giunzione è netta e costante nonostante le aperture spesso richiedano qualche compromesso. I cerchi della tedesca BBS di questa special edition sono un capolavoro per forma e verniciatura.
L’abitacolo. La guida è a destra, considerando l’immatricolazione giapponese, e la strumentazione è graficamente appagante. Molto belli i sedili racing anteriori Recaro nel classico rosso, il volante sportivo e i comandi, tutti ben rifiniti, compresi quelli sui pannelli portiera. Ulteriore finezza i tappetini e il fondo in moquette, così come l’interno del baule.
Quotazioni in crescita. Un modello come questo, di “seconda mano” è valutato ad oggi oltre 350 euro (cifra tendente al rialzo). Questo settore non è esente da speculazioni: ci sono modelli destinati ad acquistare valore, altri a mantenerlo e altri ancora a perderlo; come per tutti gli oggetti di interesse collezionistico esiste un mercato altalenante. Per fare buoni affari occorre conoscere le regole e sapere cosa comprare e quando vendere.