È in vendita il telaio 3387GT, esemplare nato come prototipo per lo sviluppo e poi venduto alla scuderia Nart. Fu la prima 250 GTO a mordere l’asfalto infuocato di una competizione. Se l’affare andrà in porto alla cifra richiesta dal venditore, si tratterà dell’ammontare (conosciuto) più alto mai spuntato da un’auto da collezione. Ecco la lista di 20 lotti più preziosi della storia delle aste.
Una delle 36 regine del mercato collezionistico mondiale, una Ferrari 250 GTO, è ufficialmente sul mercato. È il telaio 3387GT, costruito nel marzo del ’62. Lo mette in vendita Talacrest, uno dei principali broker mondiali su argomento Ferrari.
LA PRIMA A SCENDERE IN PISTA
A modo loro ognuna delle storie delle Ferrari 250 GTO ha qualcosa che le rende uniche: nascita, passato sportivo, qualche piccola differenza stilistica o meccanica e, in tempi moderni, le folli cifre che ne segnano il passaggio di proprietà.
L’esemplare di cui si parla, il secondo costruito (il primo, presentato alla stampa nel febbraio del ’62 reca il telaio 3223GT), fu inizialmente utilizzato in pista a Monza per i primi test di validazione con al volante Lorenzo Bandini. Nacque con colorazione blu e fascia bianca centrale, probabilmente in vista del suo impegno successivo.
Fu ceduta, infatti, alla Luigi Chinetti Motors Inc. di New York e, il 24 marzo del ’62, scese in pista a Sebring per la 12 Ore, affidata a Phil Hill e Olivier Gendebien (numero di gara 24). Si tratta di una data molto importante: la 3387GT fu infatti la prima 250 GTO a partecipare a una competizione. L’esordio fu ottimo: i due piloti ottennero il secondo posto assoluto (vinse la Ferrari 250 TRI/61 s/n 0792TR, oggi appartenente allo stilista Ralph Lauren) e il primo di classe.
SECONDA GARA A LE MANS
La GTO tornò quindi in Italia per essere preparata in vista della 24 Ore di Le Mans. Con l’occasione fu installato uno spoiler posteriore e approntato il tappo del serbatoio sul lato inferiore sinistro del lunotto. Nel frattempo la macchina fu venduta a un certo Robert M. Grossman di New York, regolarmente alla partenza sulla Sarthe insieme a George “Fireball” Roberts Jr. La 3387GT, ancora con i colori Nart, concluse al sesto posto assoluto e terzo di classe. Alcune fonti indicano che, dopo la corsa, sia stata riverniciata in rosso con fascia centrale bianco/azzurro. Nel successivo mese di settembre corse ancora alla 400 Km di Bridgehampton e Watkins Glen e a dicembre fu alle Bahamas per la Nassau Speed Week.
I PROPRIETARI SUCCESSIVI
All’inizio del ’63 la 3387GT corse ancora con Bob Grossman alla 12 Ore di Sebring, quindi fu venduta a un certo Mike Gammino di Providence (Rhode Island) che la utilizzò in gara fino al 1965 (ebbe anche un incidente in prova a Sebring ’64, fu rispedita in Italia da Scaglietti e riparata). La sua ultima gara nota fu il Tourist Trophy di Nassau del novembre ’65. Nel ’68 fu venduta ancora e nei successivi vent’anni cambiò proprietario diverse volte prima di essere acquistata (1997), da Bernard J. Carl di Washington DC, che l’ha conservata fino a oggi partecipando a numerosi importanti concorsi di eleganza negli Stati Uniti.
CHI SARÀ IL PROSSIMO ACQUIRENTE?
Uno dei più noti broker di Ferrari del mondo ha attualmente in catalogo la 250 GTO 3387GT, al prezzo di 56 milioni di dollari. Il facoltoso appassionato Ferrari o investitore che decidesse di pagare una cifra simile, stabilirebbe il nuovo record mondiale per la cifra più alta mai pagata per l’acquisto di un’automobile storica da collezione. In tema di 250 GTO, per altro, negli ultimi anni, per effetto anche della grande euforia speculativa del mercato collezionistico, alcuni esemplari sono passati di mano registrando cifre da sogno:
– Agosto 2014: s/n 3851GT (Ex Fabrizio Violati): 38.115.000 Dollari
– Ottobre 2013: s/n 5111GT (ex Paul Pappalardo): 52.000.000 Dollari
– Aprile 2012: s/n 3505GT: 35.000.000 Dollari
– Febbraio 2012: s/n 5095GT: 20.200.000 Sterline (oltre 24 milioni di euro)
Di questi, il più recente è stato realizzato a un’asta pubblica.
L’INARRIVABILE GTO
Nell’ambito delle compravendite milionarie più pazze avvenute nel mercato collezionistico, l’unica fonte certa proviene dalle aste, dove almeno le contrattazioni sono alla luce del sole. Ecco, dunque, i 20 lotti più preziosi nella storia delle vendite all’incanto:
1. Ferrari 250 GTO s/n 3851 GT: 38.115.000 Dollari (Bonhams, Agosto 2014)
2. Ferrari 335 S 1957: 35.711.000 Dollari (Artcurial, febbraio 2016)
3. Mercedes W196 1954: 29.600.000 Dollari (Bonhams, luglio 2013)
4. Ferrari 290 MM 1956: 28.050.000 Dollari (RM Sotheby’s, dicembre 2015)
5. Ferrari 275 GTB/4 Spider NART 1967: 27.500.000 Dollari (RM Auction, agosto 2013)
6. Ferrari 275 GTB/C 1964: 26.400.000 Dollari (RM Auction, agosto 2014)
7. Jaguar D-Type 1957: 21.780.000 Dollari (RM Sotheby’s, agosto 2016)
8. Alfa Romeo 8C 2900 B Lungo Spider: 19.800.000 Dollari (RM Sotheby’s, agosto 2016)
9. Ferrari 250 GT California Spider SWB 1961: 18.500.000 Dollari (Artcurial)
10. Ferrari 375 Plus 1954: 18.400.000 Dollari (Bonhams)
11. Ferrari 250 GT California Spider LWB Competizione 1959: 18.150.000 Dollari (Gooding, agosto 2016)
12. Ferrari 250 LM 1964: 17.600.000 Dollari (RM Auctions, agosto 2015)
13. Ferrari 250 GT California Spider SWB 1961: 17.160.000 (Gooding, marzo 2016)
14. Ferrari 250 GT California Spider SWB 1961: 16.830.000 (Gooding, agosto 2015)
15. Ferrari 250 GT SWB 1961: 16.500.000 (Gooding, agosto 2015)
16. Ferrari 250 Testa Rossa 1957: 16.400.000 Dollari (Gooding, agosto 2011)
17. Ferrari 250 GT California Spider SWB 1961: 15.200.000 Dollari (Gooding, agosto 2014)
18. Aston Martin DB4 GTZ 1961: 14.300.000 Dollari (RM Auction, dicembre 2015)
19. Ferrari 250 Le Mans 1964: 14.300.000 Dollari (RM Auction, novembre 2013)
20. McLaren F1 LM 1998: 13.750.000 Dollari (RM Auctions, agosto 2015)
Alvise-Marco Seno