Fiat 131 Abarth Rallye Monte-Carlo
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Quattroruotine
10/12/2025 | di Alberto Bonvicini
Nata per vincere: Fiat 131 Abarth Rallye Monte-Carlo
Solido propone in scala 1:18 la replica della coupé italiana in veste da competizione, con la sua sgargiante livrea
10/12/2025 | di Alberto Bonvicini

La Fiat 131 Abarth prodotta in scala 1:18 dalla francese Solido è un omaggio ai cacciatori di livree e di storie curiose raccontate in scala. Il colpo d’occhio generale esterno è quello giusto: compatta, bellicosa, proporzionata e ben decorata.

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Allargata e ben definita

La carrozzeria ha la giusta “cattiveria” dell’originale. Il muso è largo, con i fari protetti dai coperchi Cibiè perfettamente riprodotti, e il cofano si distingue per la presa d’aria e le geometrie speculari della livrea giallo-nera con bande rosso fuoco, tutto applicato con una precisione ammirevole: i loghi Calberson, FIAT, Total e Pirelli sono nitidi, leggibili e senza sbavature. Assieme alla “Targa” del Rallye Monte-Carlo ricrea esattamente l’auto con cui la francese Michèle Mouton affrontò l’edizione del 1980. Molto ben modellati i parafanghi allargati, con gli sbalzi tipici delle versioni corsa. I cerchi Abarth offrono la giusta profondità e, uniti a pneumatici in morbida gomma, donano un aspetto convincente. Le fiancate sono ben definite e l’apertura delle portiere non compromette la linea grazie a fughe millimetriche. Buona l’elaborazione delle prese d’aria. I paraspruzzi anteriori e posteriori la rendono ancor più realistica. La coda chiude con lo spoiler rialzato e gli inconfondibili gruppi ottici di questa serie si distinguevano per gli indicatori della retromarcia convergenti verso il centro.

Interno semplice, com’è giusto che sia

Aperte le portiere l’abitacolo non delude. La riproduzione è volutamente spartana, come dev’essere su una macchina che viveva di fuorigiri e vibrazioni. Cruscotto, plancia e roll bar sono dipinti in nero e i sedili da competizione hanno cinture a più punti stampate sullo schienale e sulla seduta. I pannelli porta sono ridotti all’essenziale, come sull’auto vera. Il tutto ha la giusta ruvidità senza passare mai nel "giocattoloso". Nostalgie in scala che solo le “rally” degli anni d’oro sanno trasmettere. Le portiere apribili aggiungono quel minimo di interazione che non guasta, mentre il metallo conferisce la giusta solidità. Il prezzo richiesto dalla casa transalpina, attorno ai 50 €, è alla portata di tanti collezionisti e copre molti settori, dalle leggende del rally al modellismo italiano. Esposta assieme ad altri esemplari della stessa serie attira l’attenzione per i colori brillanti che la contraddistinguono.

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