Filippo è un nostro giovane lettore della Valpolicella, nel veronese, che ci ha contattati per raccontarci la sua grande passione per i veicoli storici. A soli 27 anni ha già avuto una sessantina tra auto e moto d’epoca e tra i modelli più rari della sua collezione c’è attualmente una Fiat 1500 E del 1949, tanto bella quanto rara.
Se chiedessimo a dei ragazzi under 30 anni quali sono le auto che vorrebbero avere in garage, in pochissimi, risponderebbero la Fiat 1500 E, probabilmente nessuno. In primis perché la passione per le auto nasce generalmente dal vissuto diretto e dai ricordi che ne scaturiscono col passare del tempo. Nel caso specifico entra in gioco il fattore rarità: gli esemplari sopravvissuti sono delle vere e proprie mosche bianche, infatti solo gli irriducibili studiosi della storia Fiat ricorderanno questo modello. Filippo Bellini è un’eccezione ed è proprio per questo motivo che il suo racconto ha destato subito il nostro interesse.
Curriculum automobilis. Il giovane veronese racconta: “Vivo questa passione da quando avevo 14 anni. Sono partito da solo, con le mie forze. Ho iniziato con una classica Vespa 50 Special, quando tutti i coetanei avevano scooter moderni. Poi è arrivata la mia prima auto, una Lancia Prisma del 1983, seguita dalle Fiat 126, la 127, 131 Mirafiori, 1300 berlina”. Prosegue: “La prima tra le ‘rarità’ è stata la Fiat 1500 OSI Familiare, dopo di lei ho acquistato altre Fiat, come la Tipo 2.0 16v 3 porte e la 124 Sport Coupè 1800. Dal garage sono transitate poi diverse auto americane, come il pick-up Chevrolet C-10 del 1963, una Chevrolet Impala ex FBI del 2008 e una grande Buick Roadmaster del 1992. Ce ne sono state molte altre ancora e ci sarebbe tanto da raccontare… fino ad arrivare al traguardo delle 57 auto.” Filippo precisa: “Vetture tutte acquistate, ci tengo a dirlo, con le mie forze. In famiglia sono l’unico impallinato con le auto d’epoca. Tra acquisti e scambi, pian piano, sono riuscito ad elevare, in termini qualitativi, lo standard dei modelli. Attualmente ho la Fiat 1500 E del 1949, una Lambretta 125 del 1951 e una stupenda Benelli 175 Turismo del 1933 con targa originale”.
L’evoluzione. La Fiat 1500 E del giovane veronese è una berlina di classe medio-alta con motore sei cilindri, la cui eleganza è sottolineata dal bell’abbinamento tra la carrozzeria Verde Fiat Metallizzato 325 con rivestimenti interni in marrone chiaro.
Il modello “E” portava a pieno compimento l’evoluzione della Fiat 1500, svelata al Salone dell’Automobile di Milano nel 1935. Questa berlina di prestigio è stata modello di grande importanza per la Casa torinese in quanto è stata tra le prime auto sviluppate in funzione dell’aerodinamica: ecco quindi le linee affusolate e i passaruota sinuosi con la fanaleria integrata. Come era consuetudine sui modelli Fiat del tempo, con i vari aggiornamenti, il nome del modello era accompagnato da una lettera in ordine progressivo. Con la 1500 “C”, presentata nel 1938, si delineava lo stile che ha caratterizzato anche la 1500 E, caratterizzato dal frontale con il radiatore più verticale ed appuntito e per il ritorno dei fari avvitati sui passaruota in luogo di quelli integrati, come sull’ammiraglia Fiat 2800. Un passo indietro sia in termini di stile che di efficienza aerodinamica, ma la clientela tipo non era pronta allo stile tanto “progressista” delle prime 1500 (A e B). A guerra finita, la Fiat 1500 ricevette alcune migliorie meccaniche, come la scatola dello sterzo e le sospensioni, riprese dalla Fiat 1100, che portarono al debutto della 1500 D. Con una potenza di 50 CV la “D” poteva raggiungere i 120 km/h, una velocità di tutto rispetto per l’epoca.
La quinta serie. Giungiamo così al settembre del 1949, quando alla Fiera del Levante di Bari venne presentata la Fiat 1500 E, insieme alla 1100 E. Considerata la diffusione, ben più ampia, della sorella minore, accade spesso che la 1500 E venga confusa con la 1100, ma si tratta di due modelli dalla meccanica e complessità ben diverse.
Con la quinta serie, la Fiat 1500 ricevette (finalmente) un vano bagagli accessibile dall’esterno, con la ruota di scorta montata nel baule. L’intero volume posteriore venne riprogettato: le linee del padiglione preannunciavano l’avvento delle carrozzerie “ponton” a 3 volumi, introdotte l’anno seguente con la Fiat 1400. A livello meccanico spiccava la trasmissione rinforzata, dotata di seconda marcia sincronizzata e con la leva del cambio “a colonna” sul piantone dello sterzo.
La 1500 torna a casa. Prodotta a cavallo tra il 1949 e il 1950, la 1500 E protagonista dell’articolo venne acquistata nuova da tre sorelle di una importante famiglia di Illasi (VR). L’auto, immatricolata nel dicembre 1949, veniva utilizzata soltanto per i brevi spostamenti quotidiani delle signore ed era condotta esclusivamente dal loro chauffeur.
Nel 1977, l’auto passò nelle mani di un avvocato di Verona che l’ha tenuta con sé fino al 2004, quando è stata acquistata da un collezionista del milanese (classe 1928). All’epoca c’era l’obbligo di ritargare le auto ad ogni cambio di regione, ma il nuovo proprietario conservò le targhe di prima immatricolazione. Sette anni dopo, l’auto trovava una nuova casa in Piemonte, a Gattinara (VC). Galeotto fu il Piemonte visto che qui, il giovane collezionista conobbe il precedente proprietario e si innamorò della 1500 E. In tal senso racconta: “Fu amore a prima vista. Sentii il dovere di acquistarla e di riportarla a casa, e così è stato.”
Un accurato restauro. In questi ultimi dieci anni l’auto è stata custodita gelosamente da Filippo, che con passione esegue scrupolosamente la manutenzione e tutti gli interventi necessari per preservare la bellezza della sua amatissima 1500 E. In realtà, confessa Filippo, la vettura si presentava già in ottime condizioni. Gran parte del lavoro venne svolto dal secondo proprietario il quale sottopose la 1500 E ad un importante intervento di restauro conservativo nel 1996, per l’ammontare di ben 33.000.000 di lire. “Un lavoro titanico”, continua: “Gli interni sono stati rifatti in maniera esemplare, utilizzando dei fondi di magazzino dell’epoca”.
Perla rara. Tra il 1935 e il 1950, la Fiat 1500 venne prodotta in 47.290 unità, suddivise nelle cinque serie (A, B, C, D, E). Di queste, si contano solo 1690 esemplari della 1500 E. La passione di Filippo lo ha spinto a creare un gruppo Facebook per poter registrare le Fiat 1500 esistenti. “Abbiamo censito diversi esemplari tra le serie A e D. Le 1500 E rimaste sono veramente poche. Non arriviamo neppure a 10 unità”.
Filippo conclude esprimendo una visione lucida e ben consapevole del divario generazionale tra gli appassionati e i collezionisti di lunga data e le generazioni emergenti. In tal senso, dichiara: “Sono giovane, ma con la Fiat 1500 E ho raggiunto il traguardo del mio 57° veicolo d’epoca. Sarebbe bello sensibilizzare e coinvolgere anche le nuove generazioni sul tema delle auto d’epoca. La vedo difficile perché i miei coetanei e, ancor peggio, i ragazzi più giovani sono generalmente disinteressati. Di contro, quei pochi che sono appassionati, magari non hanno fondi necessari per l’acquisto e il mantenimento di un’auto classica. Altri invece non intendono condividere questa passione. Eppure, questi sono tesori da tramandare: noi appassionati abbiamo il dovere di tener vivo questo mondo in ogni modo, valorizzando questa eredità e il relativo bagaglio culturale insieme ai più giovani”.