La kermesse di Auto e Moto d’Epoca è terminata. Ora, è già tempo di tirare le somme per un primo bilancio: gli organizzatori si ritengono soddisfatti per i risultati fatti registrare dall’edizione 2019, caratterizzata da una serie di novità e un notevole afflusso di visitatori
Una tesi avvalorata dai numeri. Uno su tutti: la trentaseiesima edizione della Fiera di Padova- tradizionale appuntamento riservato al mondo dell’heritage - ha fatto registrare un afflusso record. Stando ai dati ufficiali, infatti, nel corso delle quattro giornate dedicate i visitatori presenti in Fiera sono stati oltre 130mila. In crescita pure la presenza di stranieri, tra collezionisti, visitatori e giornalisti accreditati, provenienti da oltre 30 Paesi.
Auto per tutti i gusti e tutte le tasche. I brand Automotive dalla presenza maggiormente consistente alla Fiera di Padova, sui molteplici stand commerciali, sono stati quattro: Porsche, Alfa Romeo, Ferrari e Maserati. Non solo: il folto elenco dei dealer, quest’anno, si è arricchito da una serie di new-entry. Dr. Konradsheim, per esempio, ha esposto per la prima volta a Padova le sue Porsche di altissimo livello, mentre Girardo & Co ha puntato sulle vetture da corsa, come l’Alfa Romeo Tipo 33 TT 3 del 1972, ultima Alfa ad aver corso a Le Mans. Prima volta anche per gli olandesi di Real Art on Wheels, che hanno venduto tre vetture esclusive, tra cui una one-off, la Porsche 993 2S Cabriolet del 1998. Altra chicca, la vendita di due pulmini Alfa Romeo, F12 del 1970 e “T10” Romeo del 1960. Presenti in fiera anche alcuni pezzi della Collezione Righini, la n. 46 tra le più importanti al mondo. Righini, inoltre, ha collaborato all’esposizione "le Rosse in abito da corsa". Prendendo in considerazione le auto accessibili, dal grande pubblico, si conferma la tendenza già evidenziata qualche giorno fa dai dati rilevati da Subito Motori: grande richiesta per il Volkswagen Maggiolino e la Fiat 500. Un’interessante curiosità è stata presentata dalla proposta di Ruote da Sogno, che ha lanciato lo sguardo al futuro dell’auto d’epoca verso l’ecosostenibilità, con un progetto ideato per riconvertire l’auto d’epoca in elettrica, mantenendo la targa e il libretto di circolazione originari.
I numeri dell’asta. L’asta Finarte, realizzata in collaborazione con Automotive Masterpieces, ha totalizzato oltre due milioni e trecentomila euro di vendite totali. Un valore in progressivo aumento, grazie all’andamento delle vendite post-asta. Il top lot (Alfa Romeo 6C 2500 Sport del 1947, chassis no. 915303) è stato venduto per una cifra di prim’ordine: 639.060 euro. Risultato notevole anche per la “world premiere” del progetto ID|EM “Twin Works”, con una coppia di Porsche 911 gemelle: una d’epoca, restaurata a perfezione e una moderna, allestita su misura, in livrea matching con la prima. Lotto battuto anch’esso a 639.060 euro. Infine, è stato venduto pure l’esemplare unico di Fiat-Abarth 750 Spyder (Zagato), chassis no. 100*519476, che si ritiene essere l'esemplare presentato al Salone Internazionale dell'Automobile di Torino del 1958. Andrà ad arricchire un’importante collezione di vetture Abarth, per la cifra di 81.529 euro.
La soddisfazione dell’organizzazione. “In un momento di difficoltà per gli eventi del settore a livello internazionale, Padova cresce” ha commentato l’organizzatore, Mario Carlo Baccaglini. “Noi mettiamo al centro la passione del visitatore, che solo qui può trovare oltre 5mila auto d’epoca di altissima qualità. I risultati che raccogliamo oggi confermano Auto e Moto d’Epoca come l’evento di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo”. Baccaglini ha poi puntualizzato che “un altro fenomeno interessante è quello delle Youngtimer, che affascinano i giovani e permettono loro di entrare nel mondo delle auto d’epoca attraverso la porta giusta, quella della passione, che è poi il vero carburante della nostra manifestazione”.