Dalla GT Maserati usata da Fangio nei suoi soggiorni in Italia all’ultima Porsche 911 GTR; dall’Alfa Romeo 1750 Turismo Cabriolet del 1930 alla Lancia Lambda drop-head Coupé del 1928: ecco le dieci auto più prestigiose in vendita nell’asta Finarte in programma il 25 ottobre alla fiera Auto e Moto d’Epoca di Padova.
La Casa d’aste milanese Finarte ha completato il catalogo della sua vendita patavina e lo ha appena pubblicato on line. Qualche sorpresa rispetto a quanto già anticipato a inizio agosto la si trova, soprattutto nel numero elevato di vetture di prestigio presenti. Ben ventisei lotti sui 55 in totale presenti in catalogo riguardano infatti vetture stimate oltre i 100.000 euro. Non è poco in un’asta italiana, anche se organizzata all’interno della mostra-scambio più importante del nostro Paese, con un’affluenza di appassionati stranieri molto elevata.
L’offerta tuttavia è ampia e composita, con vetture che coprono tutte le fasce di prezzo e tipologia, con stime che variano dai 620.000 euro per un lotto di due Porsche quasi gemelle e i seimila euro di una rara Renault R4L prodotta in Italia dall’Alfa Romeo, restaurata e in ottime condizioni. Nel mezzo sei Fiat, cinque Mercedes, sette Porsche, quattro Lancia, tre Ferrari e rappresentanti di altri 18 marchi, con la più vecchia, una De Dion-Bouton DY del 1913, e la più recente, una Porsche 911 GT3 RS del 2018. nel complesso sono sette le vetture anteguerra; 12 degli anni ’50; 15 degli anni ’60; sette degli anni ’70 e 12 youngtimer dagli anni ’90 al 2018. Qui di seguito la Top Ten delle più prestigiose.
01) Porsche 911 S Targa Light Ivory (1968) & Porsche 911 TARGA 4S Light Ivory (2018)
Prima realizzazione del progetto IDEM Twins nel quale una coppia di vetture Porsche 911, una vintage e una nuovissima di oggi, sono state rese “gemelle” dalla IDEM, un brand che si dedica al restauro, alla personalizzazione e all’elettrificazione delle Porsche 911. La 911 vintage è stata restaurata completamente, mentre la Porsche 911 nuova è stata totalmente personalizzata, prendendo a riferimento la Porsche 911 storica nei colori e negli interni. Un giochino che consentirà al proprietario di viaggiare tutti i giorno con la Porsche moderna consolandosi nell’attesa di poter utilizzare nel week end la versione d’epoca. Le due Porsche, ovviamente inseparabili, rappresentano uno dei lotti più impegnativi dell’asta di Padova, con una stima di 590.000 – 620.000 euro.
02) Cisitalia 202 Cabriolet Gran Sport (1948)
Uno dei primi esemplari di questo raro modello, con la griglia a 23 “lame”, il parabrezza sdoppiato ed i paraurti sottili. L’esemplare è uno dei pochi allestiti dagli Stabilimenti Farina (anche se in foto durante il restauro compare un badge provvisorio Vignale). La Cisitalia 202 Cabriolet, con telaio no. 089SC è stata immatricolata nel dicembre 1948 a nome di Luigi Della Chiesa, conte, pilota e manager di scuderia, che l’acquistò per la moglie Paola, una delle rarissime donne-pilota italiane. Luigi Della Chiesa fu proprietario fino al 1950. Dopo alcuni passaggi di proprietà ed un periodo di oblio, giunse nelle mani dell’attuale proprietario Nino Balestra, famoso storico ed esperto di Cisitalia, che la sottopose a restauro conservandola per 40 anni fino a oggi. La vettura è stimata 550.000 – 650.000 euro.
03) Maserati 3500 GT Touring (1961)
Curioso che una “barn find” sia al secondo posto nella Top Ten delle auto più pregiate all’asta di Finarte. Ma non si tratta di una Maserati 3500 GT Touring qualsiasi, bensì della vetture (chassis no. AM101*1714*) utilizzata da Juan Manuel Fangio durante i suoi soggiorni in Italia. Un’auto che il campione argentino guidava quotidianamente quando veniva nel nostro Paese per i suoi spostamenti e che fungeva anche da vettura “studio”. I test stradali a cui la sottoponeva Fangio servivano poi ai tecnici Maserati per la messa a punto del modello. Una attività, quella di Fangio con questa vettura, che sarebbe certificata da una sua lettera autografa venduta insieme all’auto. La vettura è stimata 475.000 – 575.000 euro.
04) Mercedes-Benz SLR McLaren (2006)
Una delle più apprezzate Youngtimer di prestigio, la prima “hypercar” degli anni 2000 col marchio Mercedes-Benz. Presentata al salone di Francoforte nell’autunno del 2003 ha il telaio sviluppato dalla McLaren della quale la Mercedes-Benz deteneva il 40% delle quote della fabbrica inglese e forniva i motori per le monoposto di F1. La carrozzeria è in CFK, un materiale a base di fibra di carbonio, mentre la scocca è un mix di fibra di carbonio e lega di alluminio. Il motore è un V8 in alluminio con compressore di 5,5 litri, con 626 CV di piotenza e una coppia di 780 Nm. La SLR McLaren accelera da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi e ha una velocità massima di 334 km/h. L’esemplare in vendita ha percorso poco più di 40.000 Km. La sua stima è di 350.000 – 380.000 euro.
05) Lancia Lambda Drop-head Coupé (1928)
Carrozzata dalla inglese Albany Carriage Co. pare sia l’unica sopravvissuto di otto esemplari costruiti. Appartenuta per 50 anni alla stessa famiglia, è perfetta per partecipare alla Mille Miglia, dove gode di un coefficiente eccellente di 1,75. La vettura è matching numbers (il motore no. 9091 è l’originale). La famiglia dei “carrozzai” Albany è nota in Inghilterra per la costruzione e detenzione di molti brevetti per carrozze, landò e slitte diffuse in Europa. Il registro mondiale Lambda LWR ne riconosce la rarità. La vettura è stimata 275.000 – 295.000 euro.
06) Maserati 3500 GT Touring (1959)
Un esemplare perfettamente conservato, cha ha percorso solo 150 km dalla revisione meccanica. La Maserati costruita su larga scala, in grado di coniugare lusso e comodità con una affidabilità meccanica superba e un carattere sportivo in grado di consentirle lunghe percorrenze ad alta velocità in pieno comfort. Gli allestimenti interni sono di alta qualità. Il motore dispone di 220 CV a 5500 giri per una velocità massima di circa 230 km/h. Il telaio è tubolare. La produzione terminò nel 1964. Complessivamente vennero costruiti 2.226 esemplari, di cui 1972 coupé Touring. Non essendo stata guidata da Fangio e nonostante sia in ottime condizioni, ha una stima di 280.000 – 300.000 euro, ben al di sotto della 3500 GT barn find al n° 3 di questa lista.
07) Porsche 911 (1966)
Un raro esemplare della “serie 0” del 1966, offerto in condizioni di restauro perfette. Il restauro è opera della IDEM (vedi la n° 1 di questa Top Ten) che ha riportato la vettura in condizioni da concorso. L’auto è un modello F (prodotto dal 1964 al 1973), versione SWB, con un comportamento stradale più sportivo rispetto alle Porsche post-1968, oltre che un modello raro da reperire. La combinazione di colori interni-esterni è quella originale e le specifiche sono quelle Usa. La vettura è stimata 270.000 – 290.000 euro.
08) Porsche 911 GT3 RS Weissach Package (2018)
Una rarissima GT3 RS a “Km 0” dotata dell’altrettanto raro Weissach Package presentata al Salone dell’automobile di Ginevra nel marzo 2018. Il motore boxer a sei cilindri di 3996 cc è quello della 911 GT3, ma potenziato di 20 CV, per un totale di 520 CV. Il tempo di accelerazione 0-100 km/h è di 3,2 secondi e la velocità massima è pari a 312 km/h. Il pacchetto Weissach, raro e costoso optional, aggiunge componenti in leggera fibra di carbonio per telaio, interni, carrozzeria e ruote in magnesio. Il pacchetto Clubsport (incluso nel Weissach Pack) aggiunge il roll-bar di protezione interna, l’estintore, le cinture di sicurezza con 6 punti di ancoraggio e l’interruttore per disconnettere la batteria (obbligatorio sulle auto da gara). La vettura è stimata 240.000 – 280.000 euro.
09) Mercedes-Benz 280 SE 3.5 (1970)
Una delle più apprezzate e richieste cabriolet Mercedes da collezione, l’ultima delle classiche cabriolet di Stoccarda a quattro posti prima delle cabriolet della serie W124 del 1991. L’esemplare in vendita è del 1970, e ha avuto solo due proprietari. Un’auto di lusso elegante e confortevole conservata in ottimo stato che viene stimata 220.000 – 260.000 euro.
10) Alfa Romeo 6C 2500 Sport (1947)
Carrozzata da Pinin Farina, è la prima Gran Turismo italiana del dopoguerra. Presentata a Losanna il 4 e 5 ottobre del 1946 all’interno della manifestazione “Premières Journées d’Elégance” è uno dei modelli più rappresentativi dello stile italiano di quel periodo e in particolare dello stile di Pinin Farina. Elegante e al contempo sportiva è stata utilizzata in numerose gare, tra cui la Mille Miglia del 1949 dove giunse 50ma assoluta. Grazie a ciò, oggi è fortemente eleggibile in tutti i concorsi di eleganza e anche nelle future rievocazioni storiche della gara bresciana dove, tra l’altro, è già stata iscritta nell’edizione 2019. La sua stima d’asta è la più alta di tutte: 725.000 – 825.000 euro.