Firenze-Siena, en plein di iscritti e di icone - Ruoteclassiche
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15/04/2019 | di Laura Ferriccioli
Firenze-Siena, en plein di iscritti e di icone
Con equipaggi in aumento e auto di prestigio si è svolta anche quest'anno con successo la Firenze-Siena, domenica 14 aprile, nonostante il maltempo.
15/04/2019 | di Laura Ferriccioli

Con equipaggi in aumento e auto di prestigio si è svolta anche quest'anno con successo la Firenze-Siena, domenica 14 aprile, nonostante il maltempo.

Claudina ed Eberhard Wöntz, di Dortmund, sono venuti in Italia, a Milano, per l'asta Milleruote di Autoclassica nel 2017. Con l'occasione hanno visitato, fra gli altri, lo stand di Cassia Corse, che da cinque anni organizza la “Firenze-Siena-Sulle strade del Chianti Classico” e per questa edizione erano così determinati ad esserci che dall'organizzazione sono stati felici di mettergli a disposizione una Alfa Romeo Giulia 1300 come la loro, rimasta improvvisamente a casa per un guasto.

Entusiasmo per le storiche. I due coniugi tedeschi non erano gli unici partecipanti stranieri. La Firenze-Siena, 110 km immersi in un susseguirsi di scenari collinari meravigliosi, è animata da uno spirito di passione autentica per le auto d'epoca e dalla gioia di ritrovarsi, di anno in anno, tra equipaggi affezionati anche dal resto d'Europa. Non perdono un'edizione, ad esempio, due signori austriaci – fra i quali il presidente di una scuderia di auto classiche salisburghese con nome rigorosamente italiano – che hanno fatto parte anche stavolta della carovana (domenica 14 aprile) a bordo della loro Austin-Healey 100/6.

Turismo e cultura. Rievocazione della corsa di velocità che si è disputata nel 1953 e nel 1954 – con una vittoria di Eugenio Castellotti su Lancia D24 –, la Firenze-Siena 2019 ha visto in totale la partecipazione di 80 equipaggi, fra i quali molti giovani, con auto come sempre ante 1970. E che auto: una Osca MT4 del 1949, una ASA 1000 GT, due Lancia Lambda – fra le quali una da corsa –, la Fiat Balilla Coppa d'Oro di Alessio De Angelis – secondo posizionato quest'anno al Rally di Monte Carlo – una Dino 246 GT e una rarissima Convair Mk1 del 1959, solo per citarne alcune.

Dagli anni Venti alle nuove classiche. Visto il forte trend di interesse dei collezionisti che favorisce attualmente le youngtimer, la Firenze-Siena non si è fatta mancare quest'anno anche una mini sezione di “giovani anziane”, formata da otto auto fra le quali una Ferrari 308 GTS e una Porsche 911 Carrera. Ruoteclassiche ha viaggiato invece a bordo di una Scat 20/30 HP, l'automobile più antica (motore a 4 cilindri da 3000 cc, 52 cavalli a 2100 giri). Costruita nel 1919, è il primo di soli quattro esemplari ed è in stato di conservazione dopo 84 anni nella stessa famiglia e 13 passati con l'attuale proprietario.

Anteguerra in affanno. Un problema alla pompa a depressione Nives ha costretto a qualche breve sosta la vettura realizzata da uno dei fratelli Ceirano nell'ultima parte del tragitto: in salita, nelle curve fra gli uliveti di Castellina in Chianti e Querciagrossa, è stato necessario ripristinare la pressione aggiungendo benzina. Non è potuta ripartire, invece, una Fiat 501 S messa in difficoltà da salite più leggere già poco dopo la partenza in località Tavarnelle Val di Pesa. Dal serbatoio a caduta il carburante non arrivava al carburatore durante le pendenze.

Momento clou. Il passaggio in Piazza del Campo a Siena è stato senza dubbio il più emozionante della corsa, con un ingresso mozzafiato, dopo una serie di bellissimi scorci del centro storico, su uno dei luoghi più suggestivi e conosciuti al mondo. La partenza, alle nove di mattina, è avvenuta da piazza Ognissanti, nel centro di Firenze, sotto una pioggia battente che ha continuato ad accompagnare il corteo di storiche per gran parte della manifestazione. È comparso il sole soltanto al momento dell'aperitivo, a Villa Trasqua, con una degustazione dei vini prodotti dall'etichetta sponsor della Mille Miglia, nel bellissimo paesaggio disseminato di filari di vite dove ha sede l'azienda.

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