The Garagista Collection è la vendita all’incanto online iniziata il 22 e che si conclude il 29 marzo. E già il titolo è tutto un programma. Anzi, una lista della spesa. Quattro pagine web piene di pezzi, più o meno di ricambio, che coprono un secolo di storia automobilistica. Sì perché se all’inizio si inciampa nell’immancabile raccolta di cataloghi e manuali, poi la navigazione si fa più avventurosa. Anche per chi non ha patrimoni a quattro ruote in garage (ma non per questo meno passione)
Insomma, evento interessante. Anche perché l’asta di RM Sotheby’s fotografa una tendenza che è nell’aria da un po’. E cioè che l’auto classica non è più solo il gesto atletico del macho al volante (che si esibisce in pista o nel raduno della piazza accanto), ma anche un vezzo estetico da sfoggiare con gli amici selfaioli. Ecco perché, appuntamenti come questo, da aste in guanti bianchi e martelletto d’ottone, si trasformano in suq del “tira e molla”. La verità è che in lizza per un pezzo trovi chi ne ha ancora bisogno per rimettere su strada la propria auto e quello che invece sta cercando un fermacarte con l’effetto wow per la scrivania dell’ufficio. E così, tutto quello che una volta andava abbinato a chiavi inglesi e cacciaviti, oggi fa pendant col telecomando, di fianco al divano.
Epoche, mode e costumi. In questo mondo dove tutto cambia (da sempre), ci fu un momento in cui le stalle per cavalli e carrozze si trasformarono in scuderie per auto e piloti. Adesso è il turno dei garage che furono di carrozzieri e meccanici a dover diventare salotti di casa di esteti e professionisti. È oggi che le fabbriche non ci sono più, che va lo stile industrial. Del resto si sa, mode, epoche, usi e costumi, finiscono nelle collezioni solo quando sono alla frutta. Come dimostra la Lettera 22 del papà che hai in bella mostra su quella libreria. O il tuo primo Nokia, chiuso nel cassetto del comodino. O il motore a 12 cilindri trasformato in tavolino.