Centocinque equipaggi (di cui il 67% provenienti dall’estero) si sono dati battaglia nell’ottava edizione del Gran Premio Terre di Canossa, conclusosi lo scorso 22 aprile dopo 60 prove a cronometro e 6 prove di media. Cresciute, rispetto all’anno scorso, anche le quote rosa in gara: il 40% dei partenti erano donne.
Tanta strada (600 chilometri di saliscendi tra Emilia Romagna, Liguria e Toscana), ma anche pista (sul circuito di Varano de’ Melegari si sono svolte le prime prove cronometrate): un amalgama di passaggi panoramici e impegnativi, su tutti quello dell’anello di Piazza Marconi nel “Trofeo Forte dei Marmi” e le prove sui Ponti di Calatrava nel “Trofeo Tricolore – Cuervo y Sobrinos”.
Ad aggiudicarsi la vittoria, per il sesto anno consecutivo, il campione italiano in carica Andrea Vesco che, navigato da Manuela Tanghetti, ha gareggiato su una Fiat 508 S Balilla Sport del 1934. Sua anche la coppa riservata alle vetture anteguerra e la testa della classifica speciale per le prove di media. Le piazze d’onore vanno all’equipaggio Salvinelli-Ceccardi, secondo su una Fiat 514 MM, e alla coppia olandese formata da John e Chelly Houtkamp, che con la loro Lancia Lambda Tipo 223 corto spider del 1928 conquistano il terzo gradino del podio.
Ad alzare la Coppa delle Dame sono Daniela e Milena Guaita, apparse in gran spolvero sulla loro Lancia Appia del 1961. Premiati come equipaggio più giovane in gara, poi, Miguel Timmermans e Olivier Lenaerts.
Soddisfazione anche per il direttore di Ruoteclassiche David Giudici che, in gara sulla sua Innocenti Mini Minor con Federico Lanfranchi, ha conquistato la vittoria di raggruppamento e il diciassettesimo posto nella classifica assoluta.
A.A.I.