Il provvedimento che tre anni fa impose lo stop ai veicoli datati e iquinanti si riabbatte sul capoluogo ligure. Ecco i mezzi che possono circolare e quelli bloccati dall'ordinanza
Ripiomba apparentemente senza sconti, su Genova, l’ordinanza anti-Vespa, lo stop alla circolazione per i veicoli più inquinanti che già tre anni fa aveva sollevato malumori e polemiche in una città dove gran parte della popolazione è abituata a spostarsi con motociclette e scooter, anche se datati.
I veicoli interessati al blocco. Una forbice ampia che, quindi, sembrerebbe penalizzare senza troppe distinzioni tutti i mezzi con omologazione Euro 2 o inferiore, a cui sarà interdetto “l’ingresso in una porzione della città”, spiega il sindaco, Marco Bucci. Nello specifico, il provvedimento interesserà le automobili a benzina fino a Euro 1, i diesel fino a Euro 2, i motocicli e i ciclomotori Euro 0 e tutti i veicoli con motore a due tempi Euro 0 ed Euro 1.
Qui il documento che disciplina l'accesso alle zone a traffico limitato della città
Le storiche certificate possono circolare. A rendere la disposizione meno pesante, tuttavia, è la deroga in favore dei veicoli storici riconosciuti come tali dagli enti competenti (registri nazionali di marca, Automotoclub Storico Italiano e Federazione Motociclistica Italiana).
Incentivi green. Con la delibera da parte della giunta che appare ormai una formalità, il primo cittadino di Genova mette l’accento sulla presenza di diversi incentivi. Congiuntamente all’ordinanza verrà infatti emesso un bando per il finanziamento a beneficio di tutti i genovesi che decideranno di acquistare una moto nuova o un’auto elettrica. "Un modo", ha detto Bucci, "per cominciare tutti insieme un percorso verso una mobilità più attenta all'ambiente".