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02/03/2021 | di Redazione Ruoteclassiche
Guida al Collezionismo – Lancia
Il secondo volume della collana "Guida al Collezionismo" è dedicato al marchio Lancia, ecco i modelli da tenere d'occhio e... in garage.
02/03/2021 | di Redazione Ruoteclassiche

Lancia è uno dei marchi italiani più celebri e amati. Il suo nome è stato sinonimo di innovazione ed eleganza e ci ha fatto vivere alcuni dei momenti più intensi nella storia del motorsport. Poi un progressivo oblio, fino a giungere al paradosso di una gamma composta da un solo modello. Ecco perché è giunta l’ora di riscoprire i modelli più interessanti di Casa Lancia, auto che in molti casi sono belle e possibili.

Nella seconda uscita di Guida al Collezionismo vi presentiamo il vademecum dedicato a chi si approccia al mondo delle Lancia d’epoca. A partire dalla Aprilia, fino a giungere alla Thesis, abbiamo selezionato i modelli che rientrano in un budget fino a 40.000 euro. Le vetture sono state scelte non solo in base al prezzo di acquisto, ma anche in funzione della diffusione, della reperibilità, i costi di restauro e di gestione, che devono essere relativamente contenuti.

Un glorioso passato. Nel vivace mondo del collezionismo, Lancia sta tornando in auge e lo si può notare guardando gli indici di rivalutazione dei modelli che compongono il secondo volume della collana “Guida al collezionismo”. La meccanica raffinata e uno stile votato all’eleganza sono i cardini su cui verte l’identità della Casa torinese, principi fondamentali che sono stati mantenuti anche nei momenti peggiori della sua esistenza.
Lancia ha scritto alcuni dei capitoli più entusiasmanti nella storia del motorsport e in particolare nei rally, culminati nel predominio assoluto delle Delta HF Integrale per sei Mondiali consecutivi: dal 1987 al 1992.
In realtà, i modelli più sportivi e dal palmares più blasonato non hanno mai risentito del calo di interesse verso il brand, mantenendo il loro valore e l’interesse degli appassionati sempre su livelli altissimi. Al di là di queste “super star”, le Lancia da collezione alla portata di tutti sono parecchie e sono proprio le vetture di cui vi parleremo nelle pagine di Guida al Collezionismo Lancia.

Per tutti i gusti.
In questo secondo volume pendiamo in esame auto, molto diverse tra loro ma, tutte contraddistinte dalla proverbiale raffinatezza che ha contraddistinto la produzione Lancia. Iniziamo con le Aprilia e la più piccola Ardea, le rivoluzionarie berline di gamma medio-alta e media sviluppate a ridosso della Seconda Guerra Mondiale, apprezzate per la loro modernità anche nel dopoguerra. Quello delle berline è stato un segmento in cui Lancia si è cimentata con successo: negli anni 50, furono le Appia a segnare i volumi di produzione più alti, seguite negli anni 60 dalle Lancia Flavia e 2000. Immancabili poi, le Fulvia, che nelle varianti Coupé hanno regalato alla Casa torinese una lunghissima serie di successi sportivi. Al vertice della gamma la superba Lancia Flaminia. Negli anni 70, Lancia (passata sotto la gestione Fiat nel 1969) cambiava volto, abbracciando un nuovo stile, teso e lineare. In questo periodo nascono le vetture della famiglia Beta, che spaziano dalla berlina con il particolare profilo due volumi, alla Coupé e alla Spider con l’esclusiva carrozzeria Targa by Zagato.

Modelli da riscoprire. Merita un discorso a sé la variante più sportiva, la Lancia Beta Montecarlo con motore posteriore: questa piccola spider è stata la base di partenza per alcune delle più spettacolari Lancia da competizione dell’ultimo mezzo secolo. Sulla stesso genere della Beta berlina, la lancia Gamma, una spaziosa ammiraglia dal padiglione “fastback”.
Gli anni 80 sono stati un periodo di grandi successi sportivi e commerciali: la Delta era tra le compatte più ambite dalla clientela giovane e sportiva, mentre la Thema era tra le auto di prestigio più apprezzate del segmento, accompagnata dalle più compatte berline Lancia Prisma e Dedra. Negli anni 90 le prime battute d’arresto, con il ritiro della Lancia da diversi mercati esteri, in questo periodo, tra alti e bassi, nacquero modelli come la sfortunata ammiraglia e l’apprezzatissima Lancia Y. La piccola utilitaria con le sue linee scolpite e le rifiniture eleganti conquistò sin da subito la clientela più giovane e modaiola. Giunta alla sua terza generazione e ribattezzata “Ypsilon” è oggi l’unico modello a listino con il marchio Lancia.
L’ultima auto presa in analisi in questo volume è la Thesis, il canto del cigno delle ammiraglie Lancia: un’auto dal fascino rétro ma dai contenuti straordinari, elegantissima e spesso incompresa, da annoverare tra i “classici” di domani.

Il vademecum del collezionista. Per ogni vettura abbiamo identificato le versioni su cui puntare, analizzato i trend di mercato, spulciato le quotazioni, ma anche sviscerato le difficoltà nel restauro e nel reperimento dei pezzi di ricambio. E non è finita qui, perché in Guida al Collezionismo vi segnaliamo anche i club specializzati più attivi, oltre a una bibliografia essenziale sul marchio e i modelli.
Potete acquistare il secondo volume di Guida al Collezionismo in edicola, in allegato a Ruoteclassiche di marzo (a soli 5,40 euro in più) oppure sul nostro shop online.

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