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12/03/2007 | di Redazione Ruoteclassiche
IL SEGRETO DI LUCA
Voce storica della Rai (ricordate la trasmissione “Chiamate Roma 3131”?), Liguori ha saputo conservare in modo ammirevole la sua “Biturbo” decappottabile. Come? “Pochi chilometri l’anno e tanta manutenzione, che affido soltanto al mio meccanico di fiducia. Sempre lo stesso” Sono gelosissimo della mia vecchia, cara Maserati cabriolet rossa. Chi possiede una vecchia automobile può capire […]
12/03/2007 | di Redazione Ruoteclassiche

Voce storica della Rai (ricordate la trasmissione "Chiamate Roma 3131"?), Liguori ha saputo conservare in modo ammirevole la sua “Biturbo” decappottabile. Come? "Pochi chilometri l’anno e tanta manutenzione, che affido soltanto al mio meccanico di fiducia. Sempre lo stesso"

Sono gelosissimo della mia vecchia, cara Maserati cabriolet rossa. Chi possiede una vecchia automobile può capire quel sentimento che si instaura nel rapporto tra un uomo e una macchina, entrambi di una certa età, che sono cresciuti insieme, percorrendo chilometri di strada e di vita e condividendo eventi felici e dolorosi.

Di auto d'antan ne ho possedute tante: quella che vedete in queste pagine è la mia "Biturbo Spyder" disegnata da Zagato (anno del debutto: 1984), derivata dalla berlinetta, della quale mantiene invariata la linea di base e il motore, un magnifico sei cilindri di 1996 cm³ sovralimentato da due turbo. La "Biturbo Spyder" ha mietuto anche il sottoscritto fra le oltre tremila vittime che nei nove anni di produzione (1985-1994) hanno ceduto alla sua attrazione fatale.

Nella mia vettura, l'originale motore da 180 CV a carburatori è stato sostituito da quello a iniezione (185 CV) introdotto sulla "Spyder" nel 1987. Nell'abitacolo, tutto è all'insegna dell'estremo lusso e del confort: inserti in radica, sedili in pelle naturale, pomello del cambio in mogano, orologio ovale dorato incastonato nel cruscotto. Come la mettiamo con le note dolenti di questa vettura? È vero, il cambio è un po' contrastato, la capote richiede un certo sforzo per l’apertura e la chiusura, lo sterzo è privo di servoassitenza, ma sono difetti che vengono accettati con benevolenza.

Bando alle mollezze! Abbassiamo la capote, sebbene faccia un freddo cane, e godiamoci il soffio della brezza che scompiglia la chioma della nostra bella compagna di viaggio. E mentre gli alberi scorrono veloci ai lati della strada, andiamo lungo contrade e borghi immersi nel verde di una collina o di una vallata, ad assaporare, a respirare gusti e profumi di un tempo. Anche se la radio è spenta, la musica viene suonata da 185 cavalli compatti e arroganti che spingono la mia superba "signora in rosso". Non pensavo di amarti così tanto, cara, vecchia e insostituibile complice delle mie emozioni.

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