È in edicola dal 4 aprile il numero 412 di Ruoteclassiche (6 euro). La Renault Twingo, con i suoi colori sgargianti e la sua tipica simpatia, sorride, fresca dei suoi trent'anni, dalla copertina. Per una giovincella, la solita carrellata di signore âgée: la gloriosa Bugatti Type 39 Grand Prix del 1925 e la Fiat 1100/103, che è arrivata a 70 anni. Tornando a tempi più recenti, c'è la storia di una supercar youngtimer, la Cizeta V 16 T Moroder, e l'altra, di un'unione fallita, la Cisitalia Ford 808. Tra i pezzi forti del numero in edicola dal 4 aprile, l’inchiesta sulla circolazione (anarchica) delle storiche in Italia, città per città, regione per regione. Allegato al numero 412 di Ruoteclassiche il terzo fascicolo della Guida all’acquisto Ford/Opel (11,90 euro con la rivista). Ma c'è un'altra offerta golosa per gli appassionati: i due volumi dedicati a Porsche e Maggiolino (10,90 euro, sempre con la rivista).

Già storica? In copertina del nuovo numero di Ruoteclassiche una Twingo gialla. Nel 1993 arriva la prima piccola monovolume targata Renault. Un ovetto su quattro ruote, senza muso né coda. Sconcerta il pubblico: c’è chi l’adora e chi la detesta. Intanto, nel suo piccolo, propone una nuova filosofia di auto, dove praticità, spazio e allegria dell’abitacolo contano più della dotazione di accessori. E un motore che non è un fulmine, ma è indistruttibile. Su Ruoteclassiche di aprile, la storia della Twingo, le sue versioni, la tecnica, i consigli per acquistarla e per mantenerla al top.

L’inchiesta. Ruoteclassiche ha sviscerato, città per città, regione per regione, le norme della circolazione delle storiche. Il risultato? Un’anarchia che va… regolata. Gli enti locali vanno un po’ per conto loro. Ciascuno impone sue normative, nel nome e nel rispetto delle leggi anti inquinamento. Ma senza coerenza. Occorre una riforma nazionale. È l’invocazione di Ruoteclassiche, ma anche dei due principali attori del motorismo heritage italiano: Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci Storico, che chiede “una legge nazionale del motorismo storico”. E Alberto Scuro, presidente di Asi, che prevede regole Ue sovranazionali e sollecita un intervento “a livello di Conferenza Stato-Regioni, per individuare linee guida di cui proporre l’applicazione su tutto il territorio”.

Le altre auto. Ricchissimo come sempre il numero di Ruoteclassiche in uscita il 4 aprile. La Regina della rivista è, questo mese, una Bugatti Type 39 Grand Prix del 1925: una delle dieci costruite. Un capolavoro di tecnica e una (lunga) vita di trionfi sportivi. Si ricorda poi la Fiat 1100/103, che festeggia il settantesimo compleanno: l’Italia, allora, era alle soglie del boom economico e la berlina di casa Fiat ha conquistato le tradizionali famiglie medie. Un’auto robusta, affidabile, spaziosa e indimenticabile. Dalla diffusa trevolumi torinese a un pezzo unico: il prototipo della Cisitalia Ford 808 (1953), corpo italiano, cuore americano. Un bel progetto, mai decollato. Altra rarità, la Cizeta V 16 T Moroder, dal nome del produttore discografico, che finanziò (all’inizio) l’avventura della supercar esclusiva col suo motore 16 cilindri. Trentacinque anni fa ne furono costruiti dieci esemplari.

Botteghe e idee. Gli Specialisti del numero 412 di Ruoteclassiche sono i quattro maghi del restauro della Carrozzeria Gatti di Bergamo. Come sempre Ruoteclassiche presenta i resoconti delle principali fiere, gare e concorsi del mese (dalla Coppa delle Alpi al concorso di eleganza per youngtimer di Cassano d’Adda, dalla cronaca di Automotoretrò alla mostra Porsche a Montecarlo…). Poi le notizie, le curiosità dal mondo heritage, i film con protagoniste le auto, le attività dei club, le aste, l’andamento del mercato, le quotazioni di oltre 8.000 modelli di storiche, auto d’epoca e youngtimer. Con le testimonianze sempre apprezzate dei nostri opinionisti, che questo mese sono Carlo Cavicchi, Corrado Lopresto e Giorgio Terruzzi.